Ocean Viking sbarca in Sicilia. In isolamento 274 migranti
L’Italia lotta contro quella che rischia di diventare una pandemia e il governo la riempie di migranti. Solo ieri a Pozzallo sono arrivati 274 persone a bordo della Ocean Viking, nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere.
Ma dalla Libia giunge la notizia che altre centinaia di persone sarebbero pronte a partire alla volta dell’Italia. Il Viminale, visto il pericolo contagio, ha emesso solo ieri un’ordinanza con cui si predispongono «le adeguate misure di prevenzione». Gli immigrati, pertanto, «saranno trattenuti in quarantena nell’hotspot della cittadina siciliana». Per loro controlli sanitari serrati per essere certi che non siano infetti da Coronavirus. Il personale della nave, invece, secondo quanto si legge in una nota, «rimarrà isolato a bordo per tutto il periodo necessario. Le autorità competenti provvederanno agli accertamenti e alla sorveglianza sanitaria ritenuti indispensabili».
La prefettura di Ragusa si sta organizzando per disporre l’accoglienza secondo i dettami del ministero. Tra i migranti a bordo della Ocean Viking 209 adulti e 64 minori, recuperati in tre interventi: nel primo sono state portate sulla nave 98 persone, tra cui 82 uomini, una donna e 15 minori, di cui 14 non accompagnati, nel secondo sono stati «salvati» 84 soggetti, ossia 63 uomini e 21 minori e nel terzo 92, tra cui 53 uomini, 11 donne e 23 minori, di cui 19 non accompagnati e 5 bimbi con meno di 5 anni. La Open Arms aveva già portato in Italia 363 migranti, arrivati il 2 febbraio e all’epoca non messi in quarantena. Tanto che tra gli agenti che dovevano controllarli si era seminato il panico perché il Viminale non aveva predisposto le adeguate misure di sicurezza.
Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha assicurato che non c’è «alcuna preoccupazione di fondo per questo sbarco di 274 migranti perché la situazione sanitaria è sotto controllo e rispetto a prima non è cambiato nulla. Lo dico innanzitutto – ha detto – da medico dell’emergenza e poi da sindaco di Pozzallo». Per lui «è uno sbarco come gli altri, a cui siamo abituati da tempo. Questa volta c’è una misura in più decisa dal ministero dell’Interno, ovvero di tenere in quarantena per due settimane secondo i protocolli stabiliti dall’unità di crisi sul Coronavirus i migranti che verranno trasferiti nell’hot spot di Pozzallo. Normale precauzione, ma per favore non creiamo inutili allarmismi perché sappiamo tutti che il virus non arriva dall’Africa”»
Preoccupazione, invece, c’è eccome. Soprattutto alla luce dell’approvazione nell’assemblea del Pd, che è partito di governo, di un ordine del giorno a prima firma di Giuditta Pini che chiede di interrompere i rapporti con la Guardia costiera libica, di riscrivere – cambiandoli radicalmente – gli accordi, di preparare con l’Europa un piano di evacuazione dei lager libici e di istituire la commissione di inchiesta sulla Libia. L’annuncio è stato dato ieri da Matteo Orfini che ha raccontato come l’ordine del giorno sia stato firmato, tra gli altri, da Gianni Cuperlo, Tommaso Nannicini, Monica Cirinnà a Laura Boldrini. Insomma, in tempo di Coronavirus la priorità del Partito democratico è quella di portare in Italia centinaia di migliaia di migranti, annullando i Decreti sicurezza di Salvini e riempiendo il Paese di persone che, potenzialmente, potrebbero essere infettate o che potrebbero arrivare da territori in cui c’è un forte rischio di contagio. Una scelta che è probabile possa creare problemi importanti in un periodo in cui le frontiere dovrebbero essere chiuse, soprattutto a chi non usa i canali regolari di migrazione.
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