Coronavirus, Vittorio Feltri: “Conte perderà la guerra, non resta che chiudersi in casa e recitare il rosario”
Era scontato che il Coronavirus facesse irruzione anche in Italia, sapevano tutti che non avrebbe rispettato i nostri confini.
Le infezioni sono come i clandestini, arrivano dovunque senza passaporto e in qualche modo si insediano. Solo il governo si illudeva che ci avrebbe risparmiato per una forma di riguardo nei confronti di Palazzo Chigi. E ancora adesso che siamo infestati esso invita il popolo a non farsi cogliere dal panico e a comportarsi con calma, la virtù dei forti. Intanto però le televisioni di ogni tipo e dimensione non trattano altro che non sia il terribile morbo, con accenti terroristici che contrastano con la razionalità.
Ovviamente non sbagliano i signori dell’informazione: il loro dovere è fornire le notizie e non quello di nasconderle come piacerebbe ai politici. I quali fino ad alcuni giorni fa, ubriachi di ottimismo ingiustificato, predicavano di non chiudere le scuole ai cinesi per non dare l’impressione che siamo razzisti. In realtà si è parlato e si parla di razzismo a sproposito, almeno in questo caso: la gente ha soltanto paura di infettarsi e di lasciarci le penne. Verso gli orientali nutre esclusivamente ammirazione perché lavorano sodo e non sono violenti, tanto è vero che non si è mai registrato alcun episodio di intolleranza contro di loro.
Il problema è un altro. Grave. Molti, specialmente ministri e sottosegretari giunti al potere per grazia divina, ignorano un dato storico: le numerose grandi epidemie che hanno decimato gli umani nei secoli sono state prima contenute e poi sconfitte con l’imposizione della quarantena. Non dico Di Maio, la cui preparazione culturale è secondaria, ma almeno Conte speriamo sia edotto circa tale particolare e ne tenga conto nell’organizzare idonee difese dal virus, magari facendosi regalare suggerimenti efficaci dal professor Burioni, specialista coi fiocchi. Altro che spalancare le porte delle scuole ai cinesi, qui bisogna chiudersi in casa per recitare salvinianamente il rosario, senza invitare neppure amici sospetti. Manifesto una preoccupazione: se il premier ha dichiarato guerra al maledetto Corona sta a vedere che la perde.
di Vittorio Feltri