Salvini: «Ho giurato sull’articolo 52 della Costituzione e difenderò i confini nazionali»
Matteo Salvini in visita alla Cittadella del Carnevale di Viareggio parla coi i giornalisti. E non ha alcuna voglia di scherzare. Sminuire. Ironizzare. Su niente. Parla a tutto campo, il leader del Carroccio, e dal coronavirus all’inconcludenza dell’esecutivo giallorosso, non risparmia critiche e non lesina a se stesso l’opportunità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Vediamo, riassunti per punti, i temi affrontati nelle sue dichiarazioni.
Salvini a tutto campo: i 5 punti sulla «difesa della patria»
- Sull’emergenza coronavirus. «Stiamo lavorando perché il problema non diventi un disastro. Per evitare danni ulteriori controlliamo e chiudiamo». Eppure, aggiunge il leader leghista, «abbiamo un governatore in Toscana che diceva che chi voleva i controlli è un “fascioleghista”. Ce la metteremo tutta. Se ci date una mano proveremo a fare il possibile e l’impossibile per liberare la Toscana da certa gente che non merita di governare una terra bella come quella».
- Sulla «difesa della Patria». «Ho giurato sull’articolo 52 della Costituzione che dice che la difesa della patria è un dovere. E per difendere i nostri confini sono pronto a dare la vita». Non usa mezzi termini o perfirasi interlocutorie, Matteo Salvini, di fronte alla platea di Torre del Lago, frazione del comune di Viareggio (Lucca), dove ha inaugurato la sede locale del Carroccio. Poi aggiunge: «A primavera andrò in tribunale a Catania a difendere una cosa che è un dovere e non un diritto: la difesa della patria. Sono anche curioso di andare in tribunale a Milano perché sono stato denunciato da Carola Rackete. Un conto è salvare il naufrago. Un conto è il business dei viaggi organizzati dalla malavita. E se i loro complici speronano una nave della Guardia di finanza, devono andare in galera. E invece mi denunciano… È un paese strano»…
- Sui processi e Carola Rackete. «Mi costerà qualche processo ma lo avevo promesso: quando torna la Lega al governo in Italia entra soltanto chi ha il permesso». E sui salvataggi in mare chiarisce: «È ovvio che se io vedo una persona che ha bisogno mi fermo e la salvo. Ma una cosa è salvare un naufrago e riportarlo a terra. Un’altra è il business dell’immigrazione clandestina organizzato dalla mafia e dalla malavita. Quelli non sono naufragi, sono viaggi organizzati dalla malavita e quelli che li aiutano sono complici», ha concluso Salvini.
- La replica agli attacchi di Zingaretti. «Oggi c’è l’assemblea del Pd e Zingaretti ha lanciato la sua battaglia di oggi: abolire i decreti sicurezza. Uno non ci crede: in una giornata complicata come quella di oggi, il segretario del partito di governo di cosa si occupa? Di smontare i decreti sicurezza di Salvini… E poi conclude dicendo comunque anche sulla vicenda del coronavirus “Salvini si deve vergognare”. Abbiamo gente pericolosa per sé e per gli altri al governo e prima li mandiamo a casa meglio è»…
- «Alla Fornero non si torna». «Se questi proveranno a tornare alla legge Fornero e ad aumentare l’età per andare in pensione, faremo veramente le barricate dentro e fuori il Parlamento, perché non si torna alla legge Fornero, costi quello che costi». Del resto, aggiunge a stretto giro Salvini, «gli italiani sono affezionati alla Lega. Siamo il primo partito perchè quello che promettiamo lo facciamo». Quindi le promesse rilanciate ancora oggi, così come i no di sempre, ribaditi ancora poco fa, possono essere considerati una certezza.