Coronavirus, l’ira di Salvini: “Quarantena volontaria, stiamo scherzando?”
“Quarantena volontaria per chi torna dalla Cina? Ma stiamo scherzando? La salute della nostra gente viene prima di tutto, siamo stufi di un governo che non decide niente.
Conte Dimettiti”. L’ira di Matteo Salvini corre sui social. Il leghista si scaglia contro il governo mentre il virus cinese fa sempre più paura in Italia.
Questa mattina, il leader della Lega aveva tuonato: “Non do colpe a tizio e caio, però è fondamentale che, da oggi (se non l’hanno già fatto ieri), chiunque entri in Italia, con qualunque mezzo di trasporto, dalla zattera all’aeroplano, venga controllato. E, se viene da alcune zone, venga isolato per quindici giorni. Come fanno altri paesi”. Nonostante lo stato di emergenza sanitaria proclamato dal governo che ha chiuso il traffico aereo con la Cina, il coronavirus è arrivato anche in Italia.
E ora il centrodestra tuona. Rafforzare le misure di sicurezza, attivare il blocco navale ed estendere alle frontiere e nelle stazioni ferroviarie i controlli in corso negli aeroporti: il contagio in Lombardia ha scatenato la reazione del centrodestra che compatto chiede al governo ulteriori azioni di protezione. Questa mattina, il ministro della Salute, Roberto Speranza aveva risposto all’emergenza con una nuova ordinanza che prevede “misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”. Secondo le nuove indicazioni del ministero quindi, chiunque fosse entrato in contatto con i malati accertati deve sottoporsi alla “quarantena obbligatoria”, mentre le persone che arrivano dalla Cina potrenno restare a casa in “permanenza domiciliare”.
“Quarantena volontaria per chi torna dalla Cina? Ma stiamo scherzando? La salute della nostra gente viene prima di tutto, siamo stufi di un governo che non decide niente. Conte Dimettiti”, ha subito commentato con rabbia Salvini che si era scagliato anche contro il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, accusato di non aver predisposto la quarantena per i i cittadini cinesi rientrati dopo le celebrazioni del capodanno. “Presentiamo un esposto denuncia – aveva affermato il leader della Lega – non sta facendo tutti i controlli necessari, mette a rischio la salute dei cittadini toscani, e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi, di essere un ‘fascioleghista’”.
“Io pretendo di sapere chi entra e chi esce dal mio Paese, legamente e illegalmente”, ha poi aggiunto Salvini in diretta Facebook ricordando le richieste di quarantena avanzate nelle settimane scorse dai governatori leghisti, accusati di essere “sciacalli” e di fare “esagerati allarmisti”. “Non è mai bello dire ‘L’avevamo detto'”, ha affermato, ma “quando c’è di mezzo la salute meglio un controllo in più che un controllo in meno. Controllare chi entra nel nostro paese è un dovere”. “Ascoltiamo la comunità scientifica: blindiamo, sigilliamo i nostri confini – ha concluso – Se Conte non è in grado di garantire la salute pubblica di questo Paese si faccia da parte”.
“Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”, aveva ribadito il virologo, Roberto Burioni. “Ha ragione Burioni, la quarantena deve essere obbligatoria”, ha affermato il vicecapogruppo vicario di FdI al Senato, Isabella Rauti, chiedendo misure di controllo straordinarie e un’informazione costante sulla situazione in corso.
Ma il premier invita tutti a mantenere la calma. “Dovete fidarvi di quelle che sono le indicazioni ufficiali del ministero della Salute. Siamo già al livello della massima precauzione”, ha affermato Conte.
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