Il coronavirus ha ucciso anche sulla Diamond Princess: a 24ore dallo sbarco, morti 2 passeggeri giapponesi
Il coronavirus uccide ancora. Come si sospettava, covava anche a bordo della Diamond Princess e infatti, non appena sbarcati e ricoverati, due passeggeri della nave da crociera sono morti in Giappone dopo averlo contratto. Si tratta di un uomo di 87 anni e di una donna di 84 anni. Le autorità giapponesi citate dall’emittente Nhk, hanno annunciato che le due vittime, entrambe di nazionalità giapponese, sono morte in ospedale subito dopo il ricovero. Il numero totale dei morti per Covid-19 in Giappone sale ora a tre vittime.
Coronavirus, morti 2 giapponesi della Diamond Princess
I decessi sono avvenuti il giorno dopo che i passeggeri della nave da crociera hanno iniziato ad essere sbarcati a terra, dopo essere rimasti in quarantena a bordo per due settimane. Intanto in Cina, nonostante il dato incoraggiante del numero di guariti superiore a quello dei decessi, si continua a monitorare la situazione. E a mettere un argine al dilagare del virus letale. Nel “Celeste Impero”, infatti, il numero dei nuovi casi di contagio è sceso significativamente, dopo che le autorità cinesi hanno deciso di modificare i criteri di diagnosi delle infezioni.
Coronavirus, i dati sui contagi delle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore in Cina si registrano “solamente” 394 nuovi casi di coronavirus, rispetto ai 1.749 nuovi infettati registrati mercoledì. La Commissione sanitaria nazionale ha aggiornato il totale delle infezioni a 74.576 in tutta la Cina continentale. Con 2.118 decessi, compresi i 114 registrati nelle ultime 24 ore.
Guarito il neonato di 3 mesi contagiato nei giorni scorsi
In Vietnam, invece, è guarito un neonato di 3 mesi che era stato ricoverato dopo aver contratto il coronavirus. Il piccolo era uno dei 16 pazienti positivi al test del Covid-19. «Siamo lieti di annunciare che il bambino vietnamita che abbiamo curato con successo per la polmonite causata dal coronavirus, sta bene», ha dichiarato il professore Le Thanh Hai, direttore dell’Ospedale nazionale di pediatria. Il bambino era stato ricoverato 10 giorni fa, con una lieve febbre e lievi sintomi di influenza. Era comunque risultato positivo al coronavirus.