Vittorio Feltri si schiera con Salvini: “Gli avversari lo massacrano, ma sull’Europa ha ragione”
Salvini non perde occasione per farsi massacrare dai suoi avversari, e lo fa con avvedutezza: non sbaglia un colpo per rendersi antipatico alla sinistra conformista e di conseguenza per piacere alla maggioranza degli italiani. Ieri egli ne ha detta una grossa. Questa: o l’Europa cambia o è meglio che noi facciamo come l’Inghilterra, cioè andarcene per nostro contro lasciando le porcherie di Bruxelles che ci hanno ridotto ad accattoni. Personalmente sono d’accordo con lui, benché la mia opinione non conti niente.
Devo solo ricordare che la Brexit non ha affatto danneggiato l’Isola madre della democrazia, bensì l’ha avvantaggiata. Tanto è vero che essa, stando a tutti i parametri economici e finanziari, avendo abbandonato la Ue sta meglio di prima: occupazione al massimo livello, Pil in crescita, una situazione sociale soddisfacente. L’ottimo Boris si è confermato uno statista di lusso e, nonostante le critiche ricevute, è riuscito, contro ogni previsione, a restituire alla sua patria una forza e una dignità che parevano dissolte. Le critiche aspre che egli aveva incassato durante la sua fuga dal Continente si sono dimostrate completamente infondate. Gli inglesi sono dotati di un orgoglio che noi ci sogniamo, da secoli si arrangiano per conto proprio, il loro Paese è un’isola capace di vivere in totale autonomia. Non avevano e non hanno bisogno del sostegno europeo che, alla fine, si è rivelato una iattura.
Di conseguenza il fatto che Salvini, in un momento di sincerità, abbia detto che converrebbe imitarli non mi sembra una fesseria. Anche l’Italia, pur essendo una penisola e non un’isola, avrebbe – come ha sempre avuto – le risorse umane e materiali per agire in autonomia. Indubbiamente i britannici hanno l’accortezza, che noi abbiamo trascurato, di tenersi la propria moneta, mentre ci siamo ridotti a cedere la lira per due soldi, da veri deficienti. E ciò ci ha sgretolati.
Non è mai troppo tardi tuttavia per rimediare a un grave errore. Salvini quindi non ha torto quando afferma che salutare l’Europa – scusate il bisticcio – sarebbe salutare per il nostro Paese, esattamente come lo è stato per i britannici.
So che il capo della Lega sarà vituperato per tale sua uscita, ma è il motivo che ci spinge ad approvarne l’idea, l’unica risolutiva per restituire all’Italia la spinta che le manca per decollare di nuovo.
di Vittorio Feltri