Il tempo della piazza pazza dove ognuno manifesta contro se stesso
Doveva arrivare il tempo della piazza pazza. La gente più strana fa una cosa e manifesta contro quello che fa. Oppure contro chi si oppone e non contro chi governa. Stiamo diventando come il famoso aereo: il paese più pazzo del mondo.
Piazza pazza è stata quella di ieri dei Cinquestelle. Governano e manifestano. Per i vitalizi? Macché, per chiamare popolo in una piazza di piccole dimensioni – altro che San Giovanni – hanno dovuto scomodare la restaurazione all’opera. Al tempo dell’Ulivo di Prodi, che aveva la sede proprio a piazza Santi Apostoli, c’erano i ministri di Rifondazione comunista a scendere in piazza – Ferrero ad esempio – ed era uno scandalo.
Quel tweet raffinato sulla piazza pazza grillina
Al tempo di Giuseppi, il comizio lo convoca Di Maio, pardon Crimi. Ma dicono che l’attacco dei restauratori è contro la riforma della prescrizione, contro la revoca delle concessioni, contro il reddito di cittadinanza. Ma come, siete al governo o no? E chi può distruggere le vostre follie se non chi vi accompagna a Palazzo Chigi ogni giorno? Sono quelli del Pd? È Zingaretti il capo della restaurazione?
È raffinato il tweet di Tommaso Longobardi, social di razza: “Oggi è la fantastica giornata in cui chi ha costruito un Governo con chi considerava casta – pur di evitare il voto e rimanere attaccato alla poltrona – manifesta in piazza contro i privilegi della politica. Non è tutto bellissimo?”. Letto, confermato e sottoscritto.
Come ai vecchi tempi, poi la piazza si trasforma in caciara-cacciata contro il povero Filippo Roma, inviato delle Iene. Ogni volta che i grillini manifestano lui ci va a documentare che cosa dicono. E puntualmente le busca. Pazzo pure lui o maneschi loro?
Sardina rossa trionferà
Poi, immancabilmente, ci sono le sardine. Il capo branco è Mattia Santori, giustamente a sinistra nella foto sopra. È quello che guida il solito assalto parolaio – quando si limitano – ogni volta che manifesta l’opposizione al governo. Croce e delizia, sardina rossa trionferà anche se tasse e insicurezza derivano dai loro beniamini e non da Salvini.
Piazze prossime venture
Attendiamo con ansia e tanta curiosità un corteo del Pd imbufalito contro Matteo Renzi. Oppure una manifestazione di fifoni da coronavirus che se la prendono contro i cinesi e non più con gli africani. Dal nero al giallo. Meglio di Conte che con il giallo è passato dal verde al rosso manco fosse un semaforo.
Qualcuno magari oggi ne approfitterà e scriverà che Salvini è a Roma contro la Meloni, come impone la nuova moda di chi non ha il coraggio di scrivere sulle sinistre e punta a seminare zizzania a destra.
Ci manca solo vedere Sergio Mattarella capeggiare la piazza contro la monarchia che sta dietro l’angolo.
Magari svegliamoci. Anche perché, per dire, in Grecia hanno manifestato in piazza una marea di persone contro l’immigrazione clandestina. Da una parte il Popolo e dall’altra il Palazzo. Da noi c’è qualche nuova élite che si intrufola nel Palazzo e ogni tanto finge di trasformarsi in popolo. Ma il gioco ormai è scoperto. E durerà pure poco.