Pistole, fucili e kalashnikov: un vero arsenale sotto la sabbia del lido
Un vero e proprio arsenale è stato ritovato dagli uomini della guardia di finanza di Catania all’interno di due serbatoi seppelliti ad oltre due metri di profondità.
Il mini-arsenale si trovava all’interno di un terreno proprio accanto al lido “Le Capannine” in via San Francesca La Rena, molto conosciuto dai residenti. Le fiamme gialle hanno ritrovato l’arsenale dopo l’arresto di un uomo e le relative indagini che hanno portato alla sua cattura. Ma non solo. Perché in questo periodo la guardia di finanza di Catania sta intensificando i controlli del territorio nelle aree particolarmente sensibili ai traffici illeciti e nei quartieri a elevata densità criminale del capoluogo etneo.
Poco meno di un mese fa, il nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania aveva arrestato, all’interno del lido balneare, proprio il titolare del lido Le Capannelle, Salvatore Raciti di 36 anni. Da qui si erano sviluppate varie indagini che hanno anche portato alla perquisizione e, quindi, al rinvenimento di un ingentissimo quantitativo di armi. Le fiamme gialle sono intervenute anche con gli escavatori per portare alla luce due serbatoi in cui erano custodite le armi. All’interno c’era un vero e proprio mini-arsenale. Le armi erano sigillate singolarmente. E, spiegano i militari, “le accurate modalità di conservazione lasciano desumere la necessità, per i possessori delle armi, di un loro pronto utilizzo”.
Dentro i serbatoi c’erano 24 pistole di vari modelli; 6 fucili (semiautomatici, a pompa, doppiette a canne mozze); una mitragliatrice e un kalashnikov. Le armi presentano tutte l’abrasione della matricola. Trovate anche 3.000 cartucce di vario calibro (tra le quali munizioni da guerra e alcune simili a quelle in uso a forze di polizia); materiale d’armamento vario costituito da cinturoni, fondine, caricatori di munizioni e kit pulizia armi. Informata la procura della Repubblica di Catania del rinvenimento, sono stati disposti immediati approfondimenti tesi ad accertare l’effettivo possessore della porzione immobiliare dove si nascondeva l’arsenale. Sono in corso approfonditi accertamenti sull’effettiva titolarità del terreno in considerazione del fatto che i proprietari formali hanno dichiarato di non avere da anni la gestione di fatto, tanto da aver avviato anche dei contenziosi in sede civile.
Armi e droga dentro al lido
Qualche tempo fa l’arresto di Raciti, il titolare del noto lido catanese. All’interno i militari avevano trovato armi, munizioni, droga, con tutto l’occorrente per realizzarne le dosi di vendita e diverse migliaia di euro. Anche la scorsa volta, la guardia di finanza aveva sequestrato varie armi da fuoco. Ma non solo. Le fiamme gialle avevano anche trovato un coltello a scatto, un giubbotto antiproiettile, due maceti, uno sfollagente in legno, due dissuasori (taser), un metal detector e un tirapugni. Un covo pieno di strumenti per i quali gli inquirenti adesso avevano avviato le indagini portando alla scoperta di oggi. Salvatore Raciti era stato dunque arrestato per possesso illegale di armi e munizioni. Su di lui gravava anche la denuncia per detenzione di stupefacenti e falsificazione monetaria. Il 36enne è stato trasferito al carcera piazza Lanza di Catania.
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