Dal taglio delle pensioni d’oro si risparmieranno 300-600 milioni di euro
Il taglio delle pensioni d’oro genererebbe per le casse dello Stato un risparmio che va dai 300 ai 600 milioni all’anno.
Davide Colombo e Marco Rogari sul Sole 24 Ore spiegano che in tempi brevi il governo gialloverde potrebbe presentare un disegno di legge che porrebbe di fatto una stretta sui trattamenti con importi superiori ai 4mila euro netti mensili.
In tal modo verrebbe eliminato il cosiddetto “squilibrio contributivo” che allontana le pensioni d’oro dal valore dei contributi versati.
Ci sono però da superare “numerose difficoltà tecnico-concettuali,” si legge sul Sole, ma sui risparmi non c’è dubbio: da 300 a 600 milioni annui secondo una stima di Tabula, la società di consulenza previdenziale.
Il taglio “potrebbe oscillare tra il 10 e il 12% dell’assegno ‘d’oro’attuale, a seconda del tipo di intervento”.
In caso il ricalcolo dovesse essere confermato, sarebbero coinvolti 100mila soggetti se si prendono in considerazione i redditi da pensione, derivanti dal cumulo di più trattamenti. La cifra “salirebbe oltre le 108mila unità se si considerassero anche i pensionati che percepiscono l’assegno dalle venti Casse privatizzate,” spiega Il Sole 24 Ore.
I tagli si andrebbero ad aggiungere a quelli già operati su vitalizi e altri sprechi, come i 150 milioni del contratto di leasing siglato con Alitalia per l’Airbus di Stato.
A proposito Luigi Di Maio giovedì scorso ha dichiarato: “Ci saranno i soliti che diranno che si tratta di briciole. Come sono briciole i 200 milioni di euro a legislatura che risparmieremo con i vitalizi. Diranno che sono briciole anche gli sprechi per le auto blu e le scorte, briciole quello che risparmieremo con l’abolizione delle pensioni d’oro, briciole il taglio dei nostri stipendi”.
E ancora: “Tutte briciole forse, ma se le mettete tutte insieme fanno una bella pagnotta che si stanno pappando da anni i soliti noti. Non ci saranno mai più questi sprechi”.