Coronavirus, Wuhan città maledetta: quando nel 1911 fu focolaio di un altro “virus”

Non è la prima volta che la città di Wuhan – nella Cina orientale – diventa focolaio di un virus. Oggi la cittadina cinese, che conta circa 11 milioni di abitanti, è saltata agli onori delle cronache internazionali perché epicentro del coronavirus, la cui diffusione minaccia la salute e l’economia mondiale. Ma ripercorrendo la storia recente cinese, come nota Il Giorno, Wuhan fu focolaio in un’altra occasione. Era il 1911 e la Cina imperiale era governata da poco meno di quattro secoli dalla dinastia Qing. Da Wuhan partì il virus della rivolta politica: un esiguo reparto dell’esercito occupò una caserma di polizia. Quello che sembrava un irrilevante ammutinamento fece scattare il germe della rivolta nell’intera provincia di Hubei. Entro l’anno successivo la Cina sarebbe diventata una Repubblica, subendo un radicale sconvolgimento istituzionale. Oggi il dragone rischia di subire conseguenze politiche derivanti dalla scarsa trasparenza e mancanza di tempestività nell’individuazione e comunicazione del virus. Se il virus dovesse diventare pandemico, la credibilità internazionale del governo cinese sarebbe messa a dura prova. Xi Jinping teme che il coronavirus possa infettare il suo potere assoluto, e ne ha tutte le ragioni.

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