Migranti, la Lamorgese alza (ancora) il tiro: “Cambiamo i dl Sicurezza”
Anche questa sera Fabio Fazio ha dato vita alla classica intervista dove l’intervistato fa e dice quello che vuole. Non una domanda scomoda, non un appunto, niente di tutto ciò.
Purtroppo siamo abituati a questo genere di interviste, peccato, però, che questa volte sulla poltrona di fronte a Fazio non ci sia un Mattia Santori qualunque, ma il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Quindi, qualche domanda in più e forse più spinosa sarebbe stata costruttiva. E invece… la Lamorgese è stata libera di sparare a zero sull’operato di Matteo Salvini (riportando anche qualche numero incompleto), è stata libera di dire “modifichiamo i decreti Sicurezza” e di mettere in discussione anche le multe alle ong.
Il ministro dell’Interno, infatti, nel corso della sua intervista ci ha tenuto – particolarmente – a sottolineare che grazie al suo operato “più precisamente “dopo Malta i ricollocamenti (dei migranti, ndr) dal 5 di settembre sono stati 464, nei 9 mesi precedenti 85 perché i Paesi europei cominciano a dare il loro contributo”. (Viene da chiedersi quale contributo, ma passiamo oltre) Luciana Lamorgese è precisissima con i numeri, ma si scorda di citare quanti immigrati siano arrivati nel nostro Paese da quando lei è al governo. Come mai? Perché la colpa è dell’instabilità della Libia. Dice, infatti, che “i dati sugli sbarchi che portano ad un aumento sono dovuti alla situazione di instabilità politica in Libia. È gente che parte utilizzando imbarcazioni insicure con l’obiettivo di trovare una vita migliore, il fatto di rischiare di fare morire i proprie figli in mare ci deve fare pensare che la situazione in Libia è complicata e su questo bisogna lavorare”. E quando c’era al governo Salvini, la situazione in Libia non era la medesima? Come mai lui è riuscito a bloccare gli sbarchi e lei li ha addirittura raddoppiati? Mistero.
Ma se non ricorda tutti i numeri, pensa parecchio alle ong e spiega che “modificheremo (le multe, ndr) con i decreti sicurezza”. “Secondo me bisogna sempre interloquire con chi ha un’attività che comunque va a sovrapporsi a quelle che sono le nostre competenze. Quando loro vanno a raccogliere in mare hanno bisogno di un collegamento con noi”, dice. E se le multe sono troppo salate, tanto che Fabio Fazio reputa “eccessivi 300mila euro”, anche i decreti Sicurezza di Salvini non vanno bene. “Penso che i decreti sicurezza – continua – vadano cambiati perché ci sono state delle osservazioni da parte della presidenza della Repubblica e si dovrà necessariamente tenerne conto”.
Fra una finta domanda e l’altra, dove intervistato e intervistatore parlano la stessa lingua, Fazio si rifiuta di usare il termine buonismo perché “è una parola sciocca, che non mi piace”. E qui fa un piccolo “appunto” (nel suo stile): “Tutti i media si concentrano a come non ospitare (i migranti, ndr) invece che ad aiutarli. Come si fa ad aiutarli?” Luciana Lamorgese non aspettava altro che questa domanda: “Occorre che ci sia una maggiore partecipazione anche da parte dei Paesi europei. È pur vero che non è che l’Italia possa accogliere tutti, bisogna che ci sia una politica europea. Su questo stiamo avendo dei rapporti molto positivi con gli altri Stati. Perché nessuno vorrebbe lasciare il proprio Paese se potesse vivere in maniera dignitosa”.
E visto che fra i due il clima è più che sereno, si mettono pure a scherzare. “Salvini ha detto di volerla denunciare visto che anche lei ha bloccato una nave – ha iniziato Fazio -. Questa denuncia è arrivata?”. La Lamorgese ride. Fa una pausa e poi ribatte: “A me non è arrivata ancora nulla, ve lo farò sapere”.
In realtà, agli italiani interessa sapere come ha intenzione di bloccare questa immigrazione selvaggia visto che i numeri confermano che sulle nostre coste continuano ad arrivare immigrati. Ogni giorno.