Nigeriano anarchico è espulso, ma la toga lo fa restare in Italia
Anarchico, con materiale esplosivo e istruzioni per fabbricare una bomba, ma libero di scorazzare per l’Italia grazie a un giudice che lo ha rimesso in libertà rendendo vano il decreto di espulsione.
Il protagonista della vicenda è U.D. un nigeriano di 25 anni che era stato arrestato nelle scorse settimane dagli investigatori che lo ritevano un pericoloso esponente dell’ala anarco-insurrezionalista di Bologna. L’uomo era stato pure condannato per detenzione di materiale idoneo alla fabbricazione di esplosivi con tanto di manuale di istruzioni e il 12 luglio dal Viminale era stato emesso un decreto di espulsione.
Il nigeriano ha però fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, facendo così slittare il suo rimpatrio. Poi il giudice di pace non ha convalidato il fermo nel Cpr. “Ora questo potenziale terrorista è tornato libero”, denuncia Matteo Salvini, “Ovviamente non mollo e monitoriamo la situazione, ma la vicenda è vergognosa. Uno schiaffo agli italiani perbene, alle Forze dell’Ordine e agli inquirenti. Riforma della Giustizia subito”.
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