Teramo, nigeriano in mutande fa ginnastica in strada: traffico in tilt

Un nigeriano si spoglia, resta in mutande, si stende al centro della strada, fa ginnastica e blocca il traffico.

È successo lungo la SS 150 a Pagliare di Morro D’oro, in provincia di Teramo, dove un 21enne verso le ore 15.00 ha contribuito a mandare in tilt il traffico, già intasato dalla chiusura del casello autostradale di Roseto per un provvedimento della procura di Avellino. Gli automobilisti hanno immediatamente chiamato gli agenti: il richiedente asilo non ha voluto fornire alcuna indicazione e nessuna spiegazione sul folle gesto ai carabinieri della stazione di Roseto giunti sul posto, rimanendo semplicemente in silenzio.

È stato necessario anche l’intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118: dopo essere stato sedato, l’uomo è stato trasportato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Giulianova, dove ad attenderlo c’era anche il mediatore culturale della comunità dove è ospitato, che a sua volta non ha voluto rispondere ad alcuna domanda. Lo straniero in passato non avrebbe mai dato segni di squilibrio o qualcosa che potesse far pensare a qualche disagio.

Teramo, nigeriano si spoglia e blocca la strada
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“Chiamate la Boldrini…”
Le immagini hanno fatto il giro del web. Su Facebook sono centinaia i commenti sotto il post del video e si contano diverse reazioni. “Ecco come siamo ridotti”; “Pensa di stare nella giungla”; “No comment per chi lo difende spudoratamente e accusa chi ha filmato di non averlo tolto dalla strada, ma che bravi a parole”; “Gli paghiamo cure mentali, fisiche e pure la m**** che si tirano e oltretutto mettiamo in pericolo forze dell’ordine, medici e anche quei poveri automobilisti”; “È solo l’inizio purtroppo”. C’è anche chi ironizza: “Sta facendo un po’ di attività fisica, non ci vedo nulla di strano”; “Buonasera. Dovevate chiamare la Boldrini. Lei se ne intende di integrazione”.

Nei commenti si legge anche la testimonianza da parte di un uomo, che ha raccontanto di averlo visto in mattinata a Val Vomano, esattamente all’Eni dove lavora: “Si è seduto fuori al bar e ha iniziato a pregare e con atteggiamento molto nervoso ha iniziato a dimenarsi. Mi sono avvicinato ed era piccolo. Poteva avere al massimo 23/24 anni e gli ho chiesto se stesse male e mi ha detto che non si sentiva tanto bene e gli ho offerto qualcosa di caldo. Mi ha gentilmente ringraziato ma era strano”. Il signore a quel punto ha chiamato il 112 e ha aspettato l’arrivo di una pattuglia “che non ha fatto altro che controllare i suoi documenti e lo hanno lasciato andare come se niente fosse”. Perciò il testimone si è scagliato duramente contro chi ha espresso pareri negativi sulla vicenda e sul nigeriano: “Quel ragazzino, brutti razzisti di m**** che non siete altro, aveva dei problemi. Quel ragazzino non era né drogato e né stava bevuto. Quel ragazzino stava male e il mio errore è stato quello di chiamare il 112 che non ha fatto nulla per aiutarlo. Dovevo chiamare un’ambulanza subito, così gli evitavo tutto questo schifo che state scrivendo. Quel ragazzino li di 23/24 anni poteva essere vostro figlio vostro fratello vostro nipote. Vergognatevi”.

il giornale.it

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