Delmastro (FdI): «L’Algeria si “allarga” nel Mediteraneo. E il governo non batte ciglio»
L’Algeria «allunga le mani» sul Mediterraneo. E l’Italia, manco a dirlo, sta a guardare. La denuncia arriva da un’interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro Delle Vedove. Il parlamentare ora chiede che venga fatta immediata chiarezza. La questione ha origine da una mossa a sorpresa dell’Algeria. Algeri ha istituito, senza alcun accordo preventivo, una Zee (Zona economica esclusiva). A conti fatti, va a sovrapporsi alla Zona di protezione ecologica nel mar Tirreno, istituita anni fa dall’Italia. Una vera e propria beffa per il nostro Paese e per i suoi cittadini, che vedrebbero privati della possibilità di esercitare la pesca, acqualcoltura, la valorizzazione del mare, nonché la ricerca e lo sfruttamento energetico, a tutto vantaggio di un altro Stato estero. La nuova delimitazione interesserebbe le acque internazionali antistanti i Comuni italiani di Sant’Antioco, Carloforte, Portovesme, Oristano, Bosa e Alghero.
Delmastro: «L’Italia perde un’altra fetta di sovranità»
«Così – dice Delmastro – nella sua nuova Zona economica esclusiva l’Algeria potrebbe esercitare la sua sovranità e la sua giurisdizione. A danno del nostro Paese che si vedrebbe soffiare, senza battere ciglio, un’altra fetta di sovranità». Per Delmastro la decisione del governo di Algeri «non ha visto una seria opposizione del governo italiano, nelle varie formazioni succedutesi nel tempo. Nonostante l’azione in questione interessi, oltre la pesca e l’acquacoltura, o la generica valorizzazione e protezione del mare, anche lo sfruttamento delle risorse energetiche». Una situazione inaccettabile della quale il parlamentare biellese chiede ora conto. «
L’interrogazione a Di Maio
Ho chiesto al ministro degli Esteri – prosegue Delmastro – se il governo sia a conoscenza di questo fatto gravissimo e lesivo per la nostra economia e della nostra sovranità. Quali iniziative urgenti, indiffereibili e ultimative il governo intenda assumere immediatamente». «Non è tollerabile – conclude Delmastro – che l’Italia diventi terra di conquista. Con la complicità di un governo imbelle che non fa altro che subire le decisioni unilaterali degli altri senza colpo ferire».