L’italiana a Londra: “La Brexit? Sembrava la notte di Capodanno”
Se pensavate di vedere tanti volti tristi per le strade, allora vi siete sbagliati. L’Inghilterra ha vissuto la “exit eve”, proprio come la più classica viglia di Capodanno, con una grande festa all’insegna del divertimento e del buon augurio.
Parola di Stefania Rulfi, art advisor di Sanremo, in provincia di Imperia, che da anni ormai vive e lavora a Londra per una galleria d’arte del quartiere di Mayfair.
“Sembrava la notte di Capodanno – commenta Rulfi -. Al termine del countdown, hanno iniziato a suonare le campane e c’erano i fuochi d’artificio. Le strade e i locali si sono subito animati con gente che cantava”. Una grande festa che ha coinvolto tutta la city: “Questa mattina c’erano ancora i segni in giro, come all’indomani della notte di Capodanno”. Certo, non mancano i commenti contrari e non tutti sono favorevoli all’uscita dell’Inghilterra dall’Europa.
“Andando al lavoro ho notato anch’io qualche volto abbacchiato – prosegue Stefania – ho sentito anche dei commenti tristi, ma in linea di massima la gente sta rispondendo in modo positivo. C’è molta curiosità. É ormai da anni che si parla di Brexit e gli inglesi hanno avuto sufficiente tempo per prepararsi al grande passo. L’orgoglio “british” in questo caso si è rivelato fondamentale. Nonostante l’uscita dall’Unione Europea, gli italiani che da anni vivono nel Regno Unito possono comunque stare tranquilli.
“Io stessa, non ne ho fatto una tragedia – confida Stefania -. Anzi ho compilato l’applicazione per la residenza a tempo indeterminato (permission to stay in Uk, ndr), che mi è stata accettata vivendo a Londra da oltre cinque anni. Mi hanno già mandato i documenti e a breve presenterò la stessa domanda per il passaporto”.
Londra, ma più in generale tutta l’Inghilterra, sta rispondendo in modo favorevole: “Qui c’è tanto lavoro e la gente è super attiva. Sono sicura che Londra e l’Inghilterra diventeranno ancora più forti”. Qualcuno ha vissuto la cerimonia in casa, dal piccolo schermo, altri hanno preferito riversarsi per le strade pronti a celebrare un nuovo pezzo di storia.
Da domani si inizierà a fare i conti con la realtà, ma ci vorranno mesi, forse anche qualche anno, per capire se questa è stata un mossa vincente o un boomerang. Per gli italiani che da più di cinque anni vivono in Inghilterra, poco cambierà, se non per il fatto che dovranno regolarizzare la propria posizione, presentando una domanda di permessodi soggiorno che solitamente non viene negata.
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