Coronavirus, De Micheli non chiude i porti ma promette più controlli
“La situazione è assolutamente sotto controllo, dobbiamo evitare di alimentare allarmismi.
Abbiamo già dei protocolli che si attivano sulla base della dichiarazione dello stato d’emergenza e prevedono alcune misure di controllo e sicurezza”. Così la dem Paola De Micheli ragguaglia sull’emergenza in corso, in Italia e in tutto il mondo, per il coronavirus, ostentando sicurezza e ottimismo.
Proprio nell’odierna mattinata il governo giallorosso ha dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza: l’epidemia che ha Wuhan (Cina) come epicentro fa paura e per prevenire una possibile pandemia, Roma ha deciso di chiudere il traffico aereo con il Paese del dragone. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è così espresso sulla misura adottata dall’esecutivo: “Siamo il primo paese dell’Unione europea che adotta una misura cautelativa di questo genere. Assicuro che non c’è alcun motivo di creare panico e allarme sociale”.
E alle parole del premier, appunto, ha fatto eco l’esponente di governo del Partito Democratico, che a margine di un’iniziativa della Fillea-Cgil, ha risposto alle domande dei giornalisti in merito al provvedimento preso dal consiglio dei ministri: “Si tratta di protocolli ordinari nella straordinarietà che prevedono controlli su questa specifica casistica come il rafforzamento dei controlli standard e senza una chiusura dei porti”.
Così il titolare del Mit ha voluto tirare una frecciatina a Matteo Salvini. Sì perché il leader del Carroccio, via social, si era scagliato contro lo stesso esecutivo, accusandolo di aver preso sottogamba il problema, visto soprattutto che i primi due casi di coronavirus in Italia sono due turisti cinesi arrivati all’aeroporto di Milano-Malpensa in data giovedì 23 gennaio, per poi spostarsi a Parma e nella capitale.
Questo il post dell’ex ministro dell’Interno su Facebook: “Fatemi capire…i primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma”. Infine, il leghista ha così concluso: “È così che il governo tutela la salute e la sicurezza degli Italiani? La Lega da giorni chiedeva quarantena, controlli, blocchi e informazioni, ma per politici e giornalisti di sinistra eravamo ‘speculatori’ e sciacalli. Preghiamo Dio che non ci siano disastri, ma chi ha sbagliato deve pagare…”.
Nel mentre, il viceminisitro alla Salute Pierpaolo Sileri (del M5s) ha etichettato come “stupidaggine enorme” il tentativo-speranza di proteggersi dal virus cinese indossando le mascherine e ha schiettamente sentenziato che “non servono proprio a niente”.
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