Picchia e stupra una donna nel centro storico di Cagliari: senegalese in manette
Sarebbe un senegalese il presunto violentatore di una donna colombiana, che tra il 19 e il 20 gennaio scorso aveva denunciato una aggressione a suo danno all’interno del suo appartamento, nel centro storico di Cagliari. I carabinieri, raccogliendo la testimonianza della donna e grazie alle telecamere di videosorveglianza, hanno arrestato l’uomo, che avrebbe concordato con la vittima una prestazione sessuale e poi l’avrebbe picchiata a violentata. L’uomo è stato fermato ieri sera e portato al carcere di Uta.
Ieri i carabinieri si sono presentati a casa di Abou Sow, 32enne disoccupato senegalese residente a Quartu ma domiciliato a Cagliari, e l’hanno arrestato. È accusato di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina e lesioni. Ricercato un complice.
Il senegalese è un disoccupato del posto
Il fatto è avvenuto il 20 gennaio in un appartamento di piazza Yenne, dove la donna – hanno accertato gli investigatori – si prostituisce e riceve i suoi clienti. Conosceva l’arrestato perché in precedenza lo aveva incontrato almeno tre volte. L’uomo l’ha chiamata, fissando l’appuntamento per le 2.30. Quando è arrivato si è presentato con un amico. Appena aperta la porta ha puntato un coltello alla gola della donna, facendo irruzione in casa. I due l’hanno picchiata brutalmente e si sono fatti consegnare 300 euro. Poi lo stupro: l’arrestato, sempre sotto la minaccia del coltello, avrebbe costretto la donna ad avere con lui un rapporto sessuale. È quindi fuggito insieme al complice, non prima di aver legato la vittima con del nastro adesivo. La 50enne è riuscita a liberarsi ed è corsa in strada, seminuda e piena di lividi, chiedendo aiuto ai passanti.
Ora i carabinieri ricercano il complice
Sul posto sono subito arrivati i carabinieri del Radiomobile. I militari hanno raccolto la testimonianza della donna, nel frattempo accompagnata in ospedale, e recuperato i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona in cui si vedono chiaramente i due arrivare in piazza Yenne e poi allontanarsi. Uno di loro è stato riconosciuto: era Abou Sow, rintracciato e fermato poco dopo in un appartamento alla periferia di Cagliari. Con i carabinieri ha tentato di giustificarsi dicendo che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nessuna piena confessione, ma di fatto ha ammesso di essere entrato in quella casa.