Cambio ai vertici 5S: Bonafede capo delegazione nel governo
Sembra proprio che l’era Di Maio sia finita. Alfonso Bonafede è stato eletto per acclamazione capo delegazione del Movimento 5 Stelle nel governo.
A deciderlo sono stati i i ministri, i viceministri e i sottosegretari grillini riuniti a Largo Chigi dal “reggente” Vito Crimi, eleggendolo per acclamazione.
La scelta sarebbe caduta sul Guardasigilli che, nei giorni scorsi, avrebbe manifestato più di un dubbio sull’assumere il nuovo ruolo. Ma alla fine Bonafede ha accettato di subentrare a Luigi Di Maio ed essere la “voce” dei 5 Stelle nell’esecutivo giallorosso. Ora che il Movimento ha sciolto la riserva sul capo delegazione, il premier Giuseppe Conte dovrebbe accelerare sulla cosiddetta fase due dell’esecutivo, a partire dalla verifica necessaria per stilare il cronoprogramma con cui le forze di maggioranza mirano ad arrivare a fine legislatura.
Questo passaggio di consegne tra Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede, seppur in sordina, è il segno di un cambiamento totale nei vertici del movimento, anche a seguito dell’incarico di capo politico dal ministro degli esteri a Crimi il quale, nella sua funzione di reggente, dovrà traghettare i pentastellati, congiuntamente al ministro della Giustizia, fuori dalle sabbie mobili in cui si trovano soprattutto a seguito delle ultime “batoste” elettorali, con le sconfitte in Umbira (qualche mese fa in compagnia del Pd) e i risultati deludenti usciti dalle urne delle elezioni regionali dell’Emilia Romagna (dove l’alleato di governo vince anche senza di loro) e in Calabria, regione del sud dove il M5S aveva fatto incetta di voti nell’ultima tornata elettorale delle politiche 2018.
Proprio Crimi è stato il primo a fare gli auguri di buon lavoro a Bonafede: “Buon lavoro ad Alfonso Bonafede, che da oggi è il nuovo capo delegazione del MoVimento 5 Stelle. La decisione è stata condivisa da tutti i nostri ministri, viceministri e sottosegretari. Sono certo che saprà svolgere al meglio questo ruolo, dialogando costruttivamente con le altre forze politiche della maggioranza per promuovere e valorizzare le nostre proposte all’interno dell’azione di governo”.
Da Di Maio invece, nessuna dichiarazione per il momento e allora ci pensa il diretto interessato a chiamarlo in causa con i ringraziamenti di garbo istituzionale: “Sono molto onorato per questo compito molto importante che ha voluto darmi il Movimento, che ringrazio per la fiducia – che continua – Ringrazio Luigi Di Maio per come ha portato avanti il ruolo di capo delegazione finora”. “Ci sarà tempo per parlare dei singoli temi, mi piace dire che sarò la voce del M5S nel governo e mi confronterò con gli altri partiti”, sottolinea. Concludendo: “Non esiste essere una voce più o meno dialogante, siamo al governo per fare gli interessi dei cittadini”.