Ius soli, dl Sicurezza e sbarchi: Pd avanti a tutta immigrazione

Galvanizzato dal risultato in Emilia Romagna e soprattutto dallโ€™ennesimo flop elettorale del Movimento 5 Stelle, il Partito democratico ha messo lโ€™acceleratore sulle politiche buoniste a favore degli immigrati.

Che fosse questa la direzione che avrebbe preso la macchina giallorossa, era chiaro giร  da alcune settimane. Su certi temi fortemente divisivi, tuttavia, hanno preferito starsene piรน schisci in campagna elettorale in modo da perdere i voti degli indecisi. Adesso che il risultato รจ stato portato a casa (e che il fortino rosso รจ stato difeso) possono comodamente sbracare sapendo bene che i grillini, troppo presi a cercare di sistemare le proprie beghe interne, non gli faranno alcuna opposizione interna.

Le parole dโ€™ordine sono arrivate giร  allโ€™indomani della sbornia elettorale. Mentre il reggente Vito Crimi e compagni erano ancora intontiti dalla sberle degli elettori, i vertici del Pd hanno messo subito sul tavolo i dossier da infilare immediatamente nellโ€™agenda di governo. E, manco a dirlo, uno di questi รจ appunto la revisione immediata dei decreti Sicurezza fatti digerire ai Cinque Stelle da Matteo Salvini quando sedevano al governo insieme. A lanciare lโ€™assalto alla diligenza รจ stato, ieri mattina, il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a La7. Dopo di lui tutti i big piddรฌ si sono accodati senza ricevere alcun veto da parte degli alleati pentastellati. Per il momento non sappiamo in che modo intendano cambiarli. Si parla, tuttavia, di โ€œrevisione integraleโ€. E per il presidente dei senatori dem Andrea Marcucci deve essere uno dei punti cardine di un governo, come il loro, che si prefigge di โ€œfrenare lโ€™arroganza di Salviniโ€.

Purtrotto la revisione dei decreti Sicurezza non รจ la sola idea balzana che i democratici si sono fissati in testa. Da giorni sembra essere tornata in auge la crociata per svendere la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati. A Casalecchio, nel corso di una conferenza stampa indetta nel suo comitato elettorale allโ€™indomani della vittoria sulla leghista Lucia Borgonzoni, Stefano Bonaccini ha ritirato fuori una delle riforme piรน divisive (e piรน invise). โ€œPenso che lo ius soli sia un provvedimento giusto per un Paese civileโ€, si รจ limitato a dire rilanciando, tuttavia, la patata bollente nellโ€™agone politico. Una boutade? Mica tanto. Una decina di giorni fa, incalzata dal radicale Riccardo Magi durante un question time alla Camera, il ministro dellโ€™Interno Luciana Lamorgese aveva giร  anticipato che il governo sta studiando una maxi sanatoria per regalare il permesso di soggiorno a buona parte degli irregolari che giร  si trovano sul nostro territorio. Non solo. Al vaglio del parlamento cโ€™รจ poi la proposta di legge โ€œEro stranieroโ€ che, se approvata, porterebbe alla totale abrogazione del decreto flussi attraverso lโ€™introduzione di quote di ingresso annuali e lโ€™adozione di nuovi e piรน facili canali di ingresso. Misure che, abbinate allo ius soli, porterebbe alla riforma piรน buonista che il nostro Paese abbia mai visto nella sua storia.

Come se non bastasse, poi, non una sola nave carica di clandestini trova piรน la strada sbarrata. Ormai attraccano tutte (indisturbate) nei nostri porti. Certo, gli vengono fatti fare alcuni giorni di anticamera per salvare la faccia, ma poi Conte compagni danno sempre il via libera senza alcuni problemi. Lโ€™ultima (in ordine temporale) รจ stata la Ocean Viking a cui รจ stato dato il porto di Taranto per far scendere gli oltre 400 immigrati che ha a bordo da quattro giorni. Il disco verde alla nave dellโ€™ong Sos Mediterranรฉe รจ stato dato oggi. Ovviamente, subito dopo il voto di domenica.

il giornale.it

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