Migranti, scoppia l’ira di Salvini: “Denuncio Conte e Lamorgese”
Il governo ha riaperto i porti. E lo ha fatto un minuto dopo il voto in Emilia Romagna e Calabria.
Segno questo che c’era un certo timore di perdere consensi con i porti spalancati alle ong a poche ore dalla tornata elettorale per le Regionali. A urne chiuse e con la vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna, i giallorossi aprono il porto di Taranto alla Ocean Viking dove sbarcheranno più di 400 migranti. E non finisce qui: altri 200 migranti sarebbero già pronti per unno sbarco nei nostri porti dopo il pressing delle Ong sull’esecutivo. Insomma nei fatti i dl Sicurezza sono stati superati. Ma in questo nuovo vento di accoglienza senza fresi che soffia sul nostro Paese va registrata una provocazione, non da poco di Matteo Salvini. Come è noto, l’ex ministro degli Interni è imbrigliato nel caso Gregoretti con la richiesta di autorizzazione a procedere. L’accusa è quella di sequestro di persona. Ora, lo stesso Salvini, ribalta la vicenda e punta il dito contro il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese. Le parole di Salvini sono durissime: “Denuncio per sequestro di persona il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno per aver tenuto a bordo 400 persone per 4 giorni. Ci troviamo in tribunale con il signor Conte e la signora Lamorgese – ha proseguito il segretario leghista – Così vediamo se il criminale è solo Salvini o se la legge è uguale per tutti”. Poi, l’ex titolare del Viminale, rincara la dose: “Se sono criminale io, lo sono anche loro, se ho fatto il mio dovere io, lo hanno fatto anche loro. Con una piccola differenza – ha osservato ancora Salvini – che gli sbarchi sono quintuplicati”.
Insomma adesso lo scontro tra il leader leghista e il governo dei porti aperti è alle stelle. E di fatto il Pd, subito dopo il voto, è tornato alla carica chiedendo immediatamente modifiche ai dl Salvini e soprattutto l’introduzione dello ius soli. Due mosse e due temi caldi che accenderanno lo scontro tra le opposizioni e la maggioranza. I dl Salvini sono di fatto i due pilastri dell’azione di governo del Carroccio. E ora i dem, solo dopo la vittoria in Emila Romagna, sono già pronti a smantellare tutte le norme varate dal Carroccio. È stato lo stesso Bonaccini a chiedere di accelerare su questo fronte. A ruota è arrivato anche il pressing di Delrio. I dem si preparano a sferrare l’attacco finale al piano di Salvini che in un solo anno ha ridotto gli sbarchi sulle nostre coste dell’80 per cento.
il giornale.it