“Dico no al ponte dedicato a Pertini”. Polemica sul consigliere leghista

Un post che Filippo Frugoli, consigliere comunale della Lega a Massa, ha dedicato a Sandro Pertini, ha fatto scoppiare una durissima bagarre politica. Tutto è nato dal modo con cui l’esponente del Carroccio ha esternato di non gradire la proposta fatta da un’associazione culturale di intitolare un ponte all’ex presidente della Repubblica. Vediamo cosa ha scritto sulla propria bacheca Facebook:

Lo stesso Sandro Pertini che elogiò Stalin il giorno della morte, lo stesso Pertini che concesse la grazia al partigiano Toffanin che uccise molteplici persone, lo stesso Sandro Pertini capo partigiano che uccise una marea di persone accusate di essere fasciste o collaborazionisti con i fascisti (una sorta di caccia alle streghe), lo stesso Sandro Pertini che annunciò di essere un ‘brigatista rosso’ Ci vuole del coraggio a fare una richiesta simile! Se gli verrà dedicato un ponte chiederò di dedicare qualche via alle stragi partigiane, qualche via alle vittime dei partigiani e qualche via alle vittime delle brigate rosse“.

Subito è scoppiata la bagarre politica, ben oltre i confini di Massa. “È inaccettabile che da parte di un consigliere si leggano certe sciocchezze, di una gravità assoluta e ai limiti della diffamazione”, dice Stefano Alberti, consigliere comunale del Pd. Il Pd di Massa risponde al consigliere con un post: “No, caro Filippo Frugoli, la sua giovane età non le ha dato il privilegio di vivere sotto la Presidenza di Sandro Pertini, ma sicuramente un po di studio in più le eviterebbe di uscirsene con queste sciocchezze. Un settennato, quello di Pertini, rimasto nel cuore di TUTTI gli italiani. Fin dal discorso del suo insediamento: : «Si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte; si colmino i granai, fonte di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame!». Pertini (lui sì) costretto all’esilio dal regime fascista per le molteplici condanne a morte che pendevano sulla sua testa. Solo perché aveva idee contrarie al regime. Quel Sandro Pertini che guidò il paese nei difficili anni di piombo, negli anni dei terremoti, delle stragi e fu il più alto interprete di quel ruolo. Riconosciuto da tutti, anche dagli avversari politici. Quel Sandro Pertini che ha fatto sentire gli italiani fieri di appartenere a questo paese. Quindi, caro Frugoli, questa volta ha proprio sbagliato indirizzo e sarebbe sacrosanto intitolare una strada, una piazza, un viale a uno degli uomini che hanno reso grande questo paese”.

Molto duro anche il commento di Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra italiana: “Salvini invece di importunare via citofono e di occupare tutte le tv con i suoi comizi, pensi piuttosto ai suoi dirigenti locali e alle sciocchezze che dicono. Definire Sandro Pertini, uno dei presidenti più amati dagli italiani, ‘assassino’ e ‘brigatista rosso’ come ha fatto un consigliere comunale di Massa, segretario dei giovani della Lega di quella città è al di là di ogni soglia di tolleranza. Anzi già che ci siamo questo consigliere comunale dovrebbe dimettersi dall’incarico istituzionale e tornare a studiare. Ne guadagnerebbe lui, e anche il decoro e la dignità delle istituzioni”.

Frugoli nel frattempo ha cancellato il post e ha affidato a Facebook la sua versione dei fatti:

Spero di mettere fine a ciò che si è sviluppato sui social in questi giorni, tra miei possibili errori, auguri di morte ed offese. Per quanto si possa rimediare visto che il sasso è lanciato. Chiedo SCUSA se qualcuno pensa io possa aver offeso la memoria di Sandro Pertini e ribadisco, probabilmente non avrei dovuto fare quel post. Chiedo SCUSA se ho sbagliato. Avevo cercato di rimediare subito, rimuovendo il post dopo 20 minuti ma era già stato fatto uno screen e quindi non ho potuto più rimediare.

Quando si fa un errore l’importante è rendersene conto ed andare avanti, se ho sbagliato me ne assumo le responsabilità e fine del discorso. Tutti sbagliano nella vita, a 21 anni forse è ancora più facile sbagliare e penso anche che esistano errori molto più gravi. Comunque, non cerco giustificazioni, sono una persona seria e non sono uno scemo, per questo mi assumo le mie responsabilità. Concludo, ed il resto potrete leggerlo nell’articolo qui sotto, chiedendo scusa nel caso in cui questo post possa aver leso l’immagine dell’Amministrazione o del mio Partito, ma come detto la responsabilità va solo ed esclusivamente a me, Filippo Frugoli.

Continuerò a lavorare con gli stessi principi, valori e serietà con cui ho lavorato fin’ora; pronto a sbagliare ancora, pronto a crescere ancora, ancora e ancora. Sbaglierò, come tutti, ma posso dire che non sarò mai come voi. Se qualcuno vuole continuare ad attaccarmi e/o offendere lo faccia pure, comprendo. Ho comunque le spalle larghe”.

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