Il Pd (ri)vince a Bibbiano ma Lega raddoppia i voti

Bibbiano, comune di 10mila abitanti in provincia di Reggio Emilia, è stato uno dei simboli della campagna elettorale in Emilia-Romagna.

Il motivo è noto: la piccola realtà è stata teatro dello scandalo dei bambini tolti alle famiglie per mano dei servizi sociali.

Un caso che è finito al centro della cronaca, e sotto i riflettori, grazie all’inchiesta “Angeli e demoni” della procura cittadina, che ha messo nel mirino i servizi sociali della Val D’Enza, i cui responsabili avrebbero falsificato alcune relazioni per allontanare i bimbi dalle rispettive famiglie, così da poterli dare in affido a conoscenti e amici. Il tutto dietro (lauto) compenso.

Lo stesso sindaco di Bibbiano, il dem Andrea Carletti, era stato messo agli arresti domiciliari e accusato di abuso di ufficio e falso: poi la revoca della misura cautelare, ma risulta tuttora sotto indagine. Sono infatti ventisei le persone che sono state rinviate a giudizio.

Il Partito Democratico è riuscito comunque a riaffermarsi in città, nell’ambito delle elezioni regionali che hanno confermato il dem Stefano Bonaccini alla guida della regione “rossa” per eccellenza. Il governatore uscente, ricordiamoli, l’ha spuntata – non senza patemi – su Lucia Borgonzoni: 51,42% contro 43,63%.

A Bibbiano, per entrare nel merito del voto locale, la coalizione del centrosinistra ha preso 3.039 voti, pari al 56,7% , mentre lo schieramento del centrodestra ne ha presi 2.006 (37,43%). Una manciata di voti, invece, per il pentastellato Simone Benini, che si è fermato a 232 consensi, per il 4,33%.

Il Pd, nello specifico, ha ottenuto 2.049 indicazioni (40,7%) e per questa ragione, in queste ore, gli esponenti dem locali esultano. Ma è una vittoria a metà, visto che la Lega – rispetto alle Regionali del 2014 – ha raddoppiato il volume elettorale, passando dal 15,25% al 29,46%, dato molto vicino al 31,95 che il Carroccio ha preso su base regionali.

Bibbiano, peraltro, negli ultimi giorni di campagna elettorale – proprio quando si era ormai agli sgoccioli – è stata teatro dello scontro tra Matteo Salvini e le Sardine di Mattia Santori & Co. Il movimento ittico di protesta, infatti, ha provato a soffiare la piazza del paese di fronte al municipio simbolo dell’inchiesta proprio alla Lega. Alla fine i pesciolini si sono dovuti accontentare di un’altra fetta di paese per il loro anti-comizio.

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