Caso Jolanda, l’affare si complica per Bonaccini: ecco il testo della telefonata che lo sbugiarda
Caso Jolanda di Savoia, l’affare si complica per Bonaccini. Il sindaco del Comune emiliano, Paolo Pezzolato, ha pubblicato su Facebook il contenuto della telefonata che avrebbe ricevuto dal governatore emiliano, telefonata dalla quale risulterebbe un annuncio di ritorsoni per l’amministrazione comunale a causa della decisione del vicesindaco, Elisa Trombini, di candidarsi con la lista della candata di centrodestra, Lucia Borgonzoni. Il Comune di Jolanda si è trovato a pochi giorni dalle elezioni regionali senza tre dipendenti su cui contava.
Ecco il testo della telefonata secondo quanto riportato da il Giornale . «Io ieri sera ho parlato con Elisa… – è il discorso attribuito a Bonaccini – dalla telefonata non mi ha detto che si candida con la civica della Borgonzoni… se la scelta è quella è chiaro che poi succede qualcosa nei rapporti con voi… te lo volevo dire perché se è così, se per caso vinco io come è probabile, dopo però non mi cercate più… io non ho detto che deve candidarsi con me… diceva di no punto… sto dicendo che se me la ritrovo candidata di là… io il punto è parlane con lei e dille che ti ho chiamato… la cosa che dico solo è che dal candidarsi con me al trovarmela di là…. chiaro che dopo allora c’è un giudizio».
«Per il sindaco di Jolanda si legge ancora su il Giornale– si tratta di un “atteggiamento minatorio”, non adatto a chi riveste un ruolo nelle istituzioni. Sul momento lascia passare, convinto che il tutto non possa avere “pregiudizi verso la mia amministrazione”. Poi però lo doccia fredda. Alcuni comuni limitrofi decidono “sottrarre in maniera anomala risorse di personale importantissime per il mio Comune che mi erano state appena concesse”. Il sindaco infatti aveva chiesto “l’utilizzo condiviso di cinque dipendenti”, ma “dopo la pubblicazione delle liste” un Comune rifiuta “il nulla osta”, un altro revoca “la precedente adesione” e un altro ancora anticipa “la scadenza concordata”. Solo un caso?» «Pezzolato sul suo profilo Fb entra allora nel merito della questione. “Alla fine – scrive – è risultato chiaro il senso di quella telefonata (di Bonaccini, ndr) tendente a farmi convincere Elisa a non candidarsi con nessuno se non volevo avere ritorsioni”».
Non ci voleva proprio, per Bonaccini, questo caso che scoppia a pochi giorni dalle elezioni regionali. Funziona così, con le ritorsioni, il tanti celebrato modello emiliano?