Speranza di farcela oppure non sapete nulla? Governo sospetto sul virus che arriva dalla Cina
Confidiamo nello stellone nazionale, nella Speranza di farcela. Il gioco di parole è facile ma il ministro della Salute lo stimola. Il silenzio di Stato sul virus che corre dalla Cina è inquietante.
Sui social le domande non si riescono più a contare, perché sulla salute c’è sempre preoccupazione. E soprattutto quando a contribuire alla paura è un Paese delle dimensioni enormi come quello. Ministro Speranza, è ora di spendere qualche parola di verità, non basta una comparsata a Tg2Post dove è riuscito a non dire nulla di concreto. Perché se uno scienziato come Burioni – simpatico o meno che sia – invita a non sottovalutare i rischi qualche precauzione andrà pur presa. E se dal governo non esce fuori neppure una parola, i timori aumentano. Dice, Speranza, che è in contatto con l’Oms. Standing ovation…
Dalla Cina il rischio di contagio uomo su uomo
Ricapitolando: dalla Cina si diffonde un rischio di contagio. Uomo su uomo, il che atterrisce. Quando arrivò l’allarme aviaria – proclamato dall’organizzazione mondiale della sanità che parlò di pandemia – fu possibile circoscrivere tutto alla sanità veterinaria con gli interventi del caso. Prevenzione al massimo e battaglia in Europa a tutela delle carni italiane fu la linea del Piave di allora. Ancora prima con la Sars, più pericolosa ed egualmente sconfitta.
Ora, non si sa praticamente nulla. Il ministero della salute pubblica emana avvisi per chi si prepara ad andare in Cina. Giustissimo. Ma il problema è se il virus “viaggia” nel mondo – come sta accadendo in aree per ora lontane da noi – e verso l’Europa. Come ci si attrezza al rischio? Sempre Burioni parla di sabato prossimo, 25 gennaio, come Capodanno cinese, data di vacanze. E’ allarme o no? Ad esempio, esprime preoccupazione il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Oggi ci sarà una riunione tecnica dell’Oms e speriamo di saperne di più. Ma la sensazione è che in Italia si brancoli nel buio e nemmeno le regioni sono state allertate dal governo. Sembra di vivere sulla Luna. Controllano (solo) a Fiumicino chi arriva dalla città di Wuhan e non da tutta la Cina, che è mobilitata ovunque contro il virus.
Noi conosciamo bene la qualità della nostra sanità pubblica, il valore di sanitari e ricercatori, ma non possiamo essere costretti a credere allo stesso modo nella qualità del sistema cinese. Quante notizie “vere” ci vengono fornite su quello che sta realmente accadendo da quelle parti? Proprio perché c’è il fortissimo rischio di contaminazione tra uomini bisogna essere in grado di sapere tutto. Dalla Cina fanno sapere che intendono cooperare con le autorità internazionali, e oggi all’Oms vedremo se sarà così.
Alle regioni Speranza non ha detto nulla
Ma l’Italia non può stare ferma. Ci aspettiamo immediati ragguagli dal ministro Speranza, chiediamo di sapere se ci siano già state riunione tecniche operative, e perché alle regioni non è stato detto nulla di concreto. Se il ministro è in stato di trance salvo per un tiggi’, la psicosi cresce. All’epoca dell’aviaria informammo in diretta la pubblica opinione, perché sapevamo – grazie a tecnici di valore – le azioni da intraprendere e da comunicare. E questo dava fastidio agli avventurieri della paura. Abbiamo ritrovato un post del Blog delle Stelle del 23 agosto 2005: “I dinosauri, specie più evoluta di noi, si sono estinti a causa di un meteorite. Noi non avremo neppure questa soddisfazione. Ci estingueremo a causa di una piuma di un galletto russo. Mentre uno Storace qualunque ci rassicurerà che tutto è sotto controllo”. Non ci fu estinzione, siamo tutti ancora qui.
Ora, magari chi scrisse quel post governa la Nazione italiana. Bene, cominci a preparare quattrini, ove mai dovessero servire. Perché il tema della prevenzione è fondamentale e i cittadini devono essere informati, ad esempio, sui siti e le autorità a cui potersi rivolgere. Non si scherza con la paura.