Al via il processo al “compagno facilitatore” di Bonaccini: il Pd trema. E il governatore tace
Ora il Pd romagnolo trema davvero. Bonaccini deve fare i conti con un’altra grana che potrebbe infliggere il colpo di grazia finale a una situazione già a dir poco scricchiolante. A cinque giorni dalle lezioni in Emilia Romagna parte il processo che, scrive La Verità sulla sua edizione cartacea, in un titolo a cinque colonne, «fa tremare il vecchio sistema Emilia Romagna». E non solo quello…
Al via il processo che fa tremare il sistema E. Romagna (e Bonaccini)
Oggi è il giorno della prima udienza per Mirco Ragazzi, «facilitatore» vicino al governatore dem uscente, Stefano Bonaccini. L’uomo che rischia di imbarazzare il governatore del Partito democratico è indagato anche per tentata concussione. Tanto che, come riporta il quotidiano diretto da Belpietro, «secondo un esponente del Pd era in grado di “sottomettere” i funzionari. Ossia, in base alla ricostruzione de La Verità, Roberto Biagini, già assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rimini in quota Pd, avrebbe denunciato «un sistema inquinato, che permeava una parte dei lavori pubblici».
La denuncia dell’esponente Pd: «sapeva sottomettere i funzionari»
A detta dell’esponente dem che ha scoperchiato il vaso di Pandora e sollevato il velo sullo scandalo che sta facendo tremare Bonaccini e il Pd regionale, quello in vigore in quegli uffici era un modus operandi incentrato sullo «spregio con il quale alcuni dipendenti comunali e provinciali trattavano le istituzioni». Di più: secondo quanto denunciato da Biagini in una conferenza stampa che ha fatto il punto sulle indagini, e riferito in queste ore da La verità, «c’erano funzionari totalmente sottomessi a un certo personaggio, che entrava negli uffici usava il telefono del Comune». Un personaggio che incuteva, a detta del denunciante, un «timore reverenziale» in tutti anche perché «aveva rapporti stretti con il capo di gabinetto del sindaco». Sindaco che, va detto, non è indagato e che è al suo secondo mandato: Andrea Gnassi.
Le accuse a carico del «facilitatore» vicino al governatore uscente
Dunque, questa eminenza grigia che ufficialmente ha due srl di consulenza e a cui allude Biagini, sarebbe Mirco Ragazzi: 50enne modenese. Figura fantomatica che non ha al suo attivo account social e di cui non si trovano su Internet notizie e aggiornamenti. Quello che emerge in queste ore, però. E che riporta quasi nel dettaglio il quotidiano diretto da Belpietro, è che questa sorta di “faccendiere”, difeso dal legale Giorgio Pichi, «è accusato di induzione illecita. Tentata concussione, turbativa d’asta. Falsità materiale e ideologica».
Una figura enigmatica, anzi, fantomatica…
Una figura che, sottolinea La Verità, sembra si dicesse in passato «molto vicino all’attuale governatore dell’Emilia Romagna… che aveva detto a tutti che delle apparizioni pubbliche di Bonaccini si sarebbe occupato lui». E ci sarebbe persino chi «lo ricorda a fianco del presidente sul palco di un comizio riminese». Il resto della polvere che, tra intercettazioni e sospetti, appalti e misteri, le indagini stanno tirando fuori, resta per il momento sotto il tappeto…