Sull’immigrazione Cambia tutto. Salvini disintegra così la Sinistra. Ecco le Leggi che cancella
Continua la lotta di Salvini all’immigrazione smoderata.
Ora prova a cancellare quanto di negativo fatto in passato dalla sinistra.
Ecco cosa è pronto a fare.
Esistono in Europa due opzioni per i richiedenti asilo di ottenere il permesso di soggiorno, ovvero con lo status di rifugiato o con la protezione internazionale, mentre in Italia ci permettiamo il lusso, tutto nostrano, di creare un canale discrezionale per le commissioni territoriali che esaminano le domande. Quindi permettiamo di restare a stranieri che non avrebbero diritto in altre circostanze, ovvero con l’istituto della “protezione umanitaria”.
Nel 2016 e nel 2017 ben 20mila migranti l’anno hanno usufruito di una dicitura vaga, evasiva, con poca chiarezza normativa ed anche verbale: “Gravi motivi di carattere umanitario a carico del richiedente”. Adesso però la musica sta per cambiare, e dopo la proposta di Bruxelles, al Viminale preparano una strategia.
“L’elemosina Bruxelles la può tenere per lei, noi vogliamo chiudere i flussi in arrivo per smaltire l’arretrato di centinaia di migliaia di presenze, non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani”. E quindi dopo avere chiuso i porti alle ONG, e messo sotto mira le coop che speculano 35 euro al giorno per l’accoglienza, sul tavolo di Matteo Salvini scotta il dossier per l’abolizione della legge varata da Romano Prodi nel 1998 sopracitata, e l’apertura di CIE in ogni Regione per intensificare le espulsioni.
L’ultima chicca del venturo decreto sarà il rimpatrio di tutti i detenuti irregolari, che debbono scontare nelle carceri dei Paesi di provenienza la loro pena. Con evidente sollievo sia per le strutture sovraffollate, sia per le nostre tasche, visto che anche la loro galera pesa sulla collettività.
Invece in sede europea, la bislacca e liquidatoria idea verteva su un bonus economico, come se mantenere persone nel nostro Stato fosse un business da incentivare, e precisamente v’è una “offerta di 6mila euro a migrante per gli Stati che accettano di accogliere i richiedenti asilo”.
Ridicolo, una offesa sia della dignità umana, sia per i contribuenti, e sia per una logica di lungo periodo in cui si continua a non prendere il problema per i capelli, che il nostro Ministro dell’Interno stronca sul nascere: “L’ipotesi non esiste. L’Italia non chiede l’elemosina, anche perché nel corso del tempo ogni richiedente asilo costa tra i 40mila e i 50mila euro”.
Infine la road map che mette finalmente un freno ai ladri ed un premio alla guardie, prevede di sbloccare il pagamento degli arretrati per straordinari alle forze dell’ordine, nuove assunzioni, e la chiusura dei campi rom. Insomma, la rivoluzione è iniziata.
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Fonte: Il Populista