Di Maio va in tilt: «Sulla Gregoretti Salvini ha deciso da solo. Per legge poteva farlo». E il processo?
A poche ore dal voto della riunione della giunta per le immunità e le autorizzazioni, Luigi Di Maio sferra l’ultimo attacco a Salvini. Ma spara a salve. «È passato dal sovranismo al vittimismo. È la sua nuova linea politica», dice il ministro grillino dell’ex collega di governo. «Ho visto che sul caso Gregoretti c’è nella politica italiana un grande dibattito. Con Salvini, che dice “andrò a processo”, “scriverò Le mie prigioni”. Credo che queste cose facciano un po’ sorridere il resto del mondo».
Di Maio all’attacco di Salvini: fa un po’ ridere
Poi entra nel merito della vicenda Gregoretti. E fa un pasticcio, confermando che il blocco della nave militare era nelle competenze dell’all0ra ministro dell’Interno. Ma allora perché processarlo? «Salvini sa bene che quella di bloccare per giorni la Gregoretti nel porto di Augusta fu una “sua” scelta. E ognuno dovrebbe prendersi le proprie “responsabilità».
Fu una scelta solo sua. Poteva farlo…
«Da vicepresidente del Consiglio – ricorda – mi sono autodenunciato quando abbiamo deciso di bloccare la Diciotti. È stato anche aperto un fascicolo su di me, poi archiviato. Allora – continua Di Maio – mettemmo in piedi quell’iniziativa. Perché a livello europeo non c’erano ancora meccanismi di redistribuzione sicuri. Un anno dopo avevamo tutte le garanzie dall’Europa».
“Lui” (Salvini) però «decise di bloccare da solo la nave regoretti, come ministro dell’Interno. Lo poteva fare per legge. Ma adesso non ci venga a dire “difendetemi, dite che lo sapevate anche voi”. Anche perché in quel luglio ci parlavamo ben poco, a livello di governo. Era l’ultimo mese del governo Conte uno».
Se poteva farlo di cosa è accusato? Di Maio non lo dice. Ma accusa l’avversario di fare solo propaganda elettorale. «Le mosse di Salvini sono tattiche, niente di più», dice da Bruxelles. «Siccome non poteva controllare il processo nella giunta per le autorizzazioni, e quindi avrebbe perso, perché sa che è stata una sua scelta di propaganda bloccare quella nave, non è mai stata coordinata dal governo, allora ha deciso di ribaltare il tavolo. E di dire “mi faccio processare”».