“A casa per colpa di Salvini”. Ma la sardina si è inventata tutto
Boicottaggi, “refusi”, ricatti e bugie. Dopo aver provato a sottrarre la piazza di Bibbiano a Matteo Salvini per la chiusura della campagna elettorale, ecco che vengono alla luce nuovi dettagli sulle sardine e in particolare sul caso del 21enne intervenuto durante un comizio a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna.
Il giovane era stato preso di mira da Salvini. “Guardate la carica e la grinta che avevano pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale. Se pensano di fermarci così… abbiamo già vinto!”, aveva scritto il leader della Lega su Facebook a commento di un video che mostrava i momenti in cui la sardina si ingarbugliava con le parole sul palco. E così è esploso il caos.
Il giovane protagonista del filmato è il 21enne Sergio Echamanov che di lavoro fa il rappresentante porta a porta e soffre di dislessia. “Mi sento orgoglioso del mio imbarazzo, non avevo preparato nulla, nemmeno il discorso, perché volevo essere me stesso – aveva replicato il giovane -. Sono Dsa(disturbi specifici di apprendimento, ndr) e ne sono orgoglioso: talvolta hai difficoltà nelle esposizioni, ma stavolta c’entra poco, in realtà non ero preparato a parlare in quel momento, ha giocato più l’emozione. Credo in una politica che non brutalizzi l’umano, ma che renda libero ogni essere umano di essere ciò che è”.
Ma le polemiche non si sono placate. E anzi, le sardine hanno cavacato l’onda. Il loro leader, Mattia Santori, si è subito indignato per l’accaduto e ha spiegato in un video che ora Sergio “rischia di perdere il lavoro, o probabilmente ha lo ha già perso, a causa delle solite buffonate di Salvini che scatenano l’odio”. “Per le minacce che ho ricevuto – era intervenuto lo stesso 21enne – mi è stato consigliato anche dal mio avvocato Cathy La Torre di non lavorare più. È un periodo un po’ difficile per me. Ci sono persone straordinarie qua che mi stanno aiutanto molto più che altro emotivamente perché è quella la vera batosta, non politicamente”.
Parole che non sembrano lasciare spazio ad interpretazioni. Poi però si scopre che la realtà è un po’ diversa: nessun “lavoro perso” e nessuno che gli abbia suggerito di lasciare il suo posto di rappresentante porta a porta. A fare un passo indietro e ammettere l’errore è stato lo stesso Sergio sul suo profilo Facebook. “La mia avvocata La Torre non mi ha mai consigliato di dimettermi o di allontanarmi dal mondo del lavoro, mai e mai. Ho avuto un refuso, dovuto al grande stress, i tempi stretti. Mi scuso con Cathy, che mi sta aiutando ad affrontare questa situazione particolare”, si legge sul social. Altre bugie da parte delle sardine quindi? No, un semplice “refuso” dovuto al grande stress. O almeno così lo ha definito lo stesso Sergio.
E sul caso è intervenuta anche l’avvocato Cathy La Torre. “Lui si è dimesso, indipendentemente da me. Quando è arrivato da me si era già dimesso. Mi ha detto: ‘Io mi sono dimesso perché c’ho paura ad andare a lavorare’. E io gli ho detto: ‘Va beh, c’hai paura, non so che dirti'”, ha spiegato l’avvocato La Torre al Giornale.it. Insomma, la giovane sardina avrebbe deciso da sola di lasciare il lavoro perché “per il tipo di lavoro che fa, cioè il porta a porta, aveva paura”.
Dopo il video del leader leghista, il 21enne ha ricevuto numerose minacce e commenti pieni di odio. Così, ha spiegato l’avvocato, “abbiamo mandato una diffida al senatore Salvini chiedendo la rimozione del post, proprio perché è noto ormai alla cronaca che si tratta di una persona con un disturbo neurocognitivo dell’apprendimento. E perché quel post ha generato decine di migliaia di insulti e ridicolizzazione. Il post stesso aveva un montaggio ridicolizzante del ragazzo. Se il senatore non lo farà, agiremo in causa”. E provvedimenti verrano presi anche nei confronti di chi ha commentato con con parole di odio i post della sardina: “Sergio agirà per risarcimento danni nei confronti di tutti gli hater”, ha concluso l’avvocato.
il giornale.it