Conte ammette: “Ho infiocchettato il curriculum”. Lo studio legale con Alpa lo avrà avuto Giuseppi…
Il curriculum è “un po’ infiocchettato”. A far ammettere al premier di essersi dato un aiutino è stato Maurizio Belpietro. La “confessione” è contenuta nel libro Giuseppe Conte. Il Trasformista, che il direttore della Verità ha scritto con Antonio Rossitto e che è stato appena pubblicato da Piemme.
Conte, “lo smemorato di Volturara Appula”
Proprio La Verità ha anticipato oggi un ampio stralcio del capitolo intitolato “Lo smemorato di Volturara Appula”. È lì che Belpietro dà conto dell’ammissione del presidente del Consiglio, registrata in un’intervista del 27 novembre. Del resto Conte si è trovato di fronte a un dilemma non solo imbarazzante, ma foriero di contraccolpi: ammettere che aveva un po’ abbellito il curriculum o ammettere che, nel momento in cui sostenne il concorso che gli valse il posto di professore ordinario, aveva – come scritto nel Cv – un consolidato rapporto di collaborazione professionale con il “prof. avv. Guido Alpa“, che di quel concorso era commissario?
Lo studio legale con Alpa diventa “rapporto di coinquilinaggio”
Ora, in un Paese in cui c’è stato un ministro dell’Istruzione con la terza media sul cui curriculum si leggeva “diploma di laurea”, scrivere di aver “aperto con il prof. avv. Guido Alpa un nuovo studio legale” può apparire, in fondo, peccato veniale. Certo, peccato assai meno grave di essersi eventualmente giovato di quel rapporto per vincere un concorso pubblico. E, infatti, mentre ammette la prima circostanza, Conte a Belpietro smentisce con tutte le forze e le argomentazioni possibili la seconda. Derubricando così a “rapporto di coinquilinaggio” quello che nel Cv era la fondazione insieme di uno studio legale. E pure così Conte è comunque costretto ad ammettere la vicinanza con Alpa al momento del concorso: “La sostanza è che, in costanza di concorso, effettivamente c’era un rapporto di coinquilinaggio”.
I vantaggi di un Cv “infiocchettato”
È poi lo stesso Belpietro a sottolineare che anche l’infiocchettamento del Cv non è poi un fatto così da poco. Conte lo ha ammesso come “se fosse la cosa più naturale del mondo. Immemore – nota Belpietro – che proprio quel curriculum gli ha garantito un’ambitissima poltrona: membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa”. E di lì a ruota tutto quello che ne è seguito.