Migranti, Boschi: “Cambiare il decreto sicurezza bis sia priorità di governo”
Cambiare il decreto sicurezza bis: questa, secondo Maria Elena Boschi, dovrebbe essere la priorità del governo giallorosso.
Prima di partecipare a una scuola di formazione politica a Palermo, il capogruppo alla Camera di Italia Viva ha lanciato un messaggio chiarissimo all’indirizzo dell’esecutivo: “Mi auguro che il decreto sicurezza bis venga cambiato perché è uno degli impegni che c’è nell’accordo iniziale di programma da cui è nato anche questo governo ed è una richiesta che abbiamo avanzato con Davide Faraone”.
Boschi ha poi ribadito di non aver cambiato posizione a riguardo: “Ci siamo sempre opposti ai decreti sicurezza in Parlamento, ovviamente non abbiamo cambiato idea adesso. Credo che dovremo quanto prima modificare almeno quelle parti su cui anche il presidente della Repubblica ha espresso delle criticità. Penso che debba esser una delle priorità: mi auguro che quanto prima si rimetta mano all’agenda di governo, e magari si discuta un pò meno di quelli che sono i problemi interni al M5s”.
La risposta della Lega
La Lega non ci sta. Anzi: definisce una perdita di tempo l’idea del governo di voler cancellare i decreti sicurezza. Il senatore Stefano Candiani e il deputato Nicola Molteni, entrambi esponenti del Carroccio, sono stati chiarissimi: “Con il nuovo governo sono aumentati sbarchi, tasse e chiacchiere, come quelle per l’accordo Anci-Viminale sui nuovi compiti della Polizia Locale. La priorità per una vera svolta è accelerare la riforma della Polizia Locale, già avviata grazie alla Lega, anziché perdere tempo pensando di cancellare i decreti sicurezza che hanno dato più strumenti contro trafficanti di esseri umani e delinquenti”. Infine l’attacco dei due leghisti all’attuale ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “È stata rapida solo a riaprire i porti e a invitare le ong al Viminale”.
Il tema dei decreti sicurezza sono tornati improvvisamente al centro del dibattito politico con la ripresa degli sbarchi di migranti sulle coste italiane.
Il primo sbarco del 2020 ha visto un peschereccio con a bordo circa 100 migranti sbarcare a Lampedusa, sull’isola più grande delle Pelagie. L’equipaggio è stato trasferito nell’hotspot di Imriacola
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