Migranti in pressing sull’Italia. Più di 250 pronti a sbarcare
Un po’ per il miglioramento delle condizioni del mare ed un po’ per la degenerazione della situazione in Libia, fatto sta che questo primo scorcio di 2020 si sta rivelando preoccupante sul fronte migratorio.
Nei primi 10 giorni del nuovo anno sono sbarcati complessivamente 228 migranti, nello stesso periodo del 2019 il conteggio si è fermato a 57.
E tutti i segnali portano a pensare ad un ulteriore incremento del numero delle persone approdate irregolarmente. Ad esempio, soltanto a bordo della nave Sea Watch 3, dell’omonima Ong tedesca, sono stipate più di 100 persone recuperate nel Mediterraneo centrale in tre operazioni. L’ultima avvenuta questa mattina in acque Sar maltesi, con 42 migranti presi da un barcone alla deriva. La Open Arms invece, ha soccorso 44 migranti da una piccola imbarcazione alla deriva.
Adesso l’ulteriore conferma del trend in aumento degli sbarchi viene dato dalla notizia giunta in questo venerdì mattina da Lampedusa. Sull’isola più grande delle Pelagie è stato registrato il primo sbarco del 2020.
Lo si è appreso da un’agenzia dell’AdnKronos, secondo cui una motovedetta della Guardia Costiera si è mossa dal porto di Lampedusa per raggiungere il barcone. Si tratterebbe, stando alle prime informazioni, di un grosso peschereccio con a bordo più di cento migranti. Un numero importante, che farà aumentare ulteriormente la cifra relativa al conteggio delle persone sbarcate irregolarmente in Italia nei primi dieci giorni del 2020.
I migranti, una volta soccorsi, verranno probabilmente portati nel locale hotspot di contrada Imbriacola. Per i lampedusani, come detto, si è trattato del primo sbarco dell’anno. Sull’isola, a partire dallo scorso mese di novembre, la situazione si è fatta leggermente più tranquilla. Le cattive condizioni meteo ed il sopraggiungere dell’inverno hanno rallentato il flusso migratorio che, per tutto il 2019, è sempre stato molto costante.
In particolare, Lampedusa nei 12 mesi appena trascorsi ha dovuto fare i conti con il fenomeno degli sbarchi autonomi, detti anche “fantasma”. Si tratta dell’afflusso di barconi che entrano approdano autonomamente lungo le coste dell’isola. Una situazione che, coniugata all’aumento anche dei mezzi intercettati da Guardia Costiera e Guardia di Finanza, ha portato a settembre quasi al collasso del locale centro di accoglienza.
Adesso si teme che quello odierno sia soltanto il primo sbarco di una lunga serie. Le condizioni meteomarine appaiono discrete, anche se l’inverno è appena iniziato gli spiragli di bel tempo vengono sfruttati dai trafficanti di esseri umani per far partire i migranti dalla Libia. Proprio nelle scorse ore, si è avuta notizia del fermo di 220 persone a largo delle coste libiche da parte della locale guardia costiera.
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