A Conte resta da mettere una taglia su chi lo ha esposto alla figuraccia sulla questione libica
Adesso Conte metterà una taglia su chi lo ha esposto ad una figuraccia internazionale. Il mancato incontro con Serraj è figlio di una politica estera inconsistente. Il premier tenta di metterci una pezza sul Foglio di oggi, con una rappresentazione da comiche finali, come se la “buca” del nemico di Haftar non fosse evidente di per sé.
Ma il presidente del Consiglio italiano è fatto così e tenta di scansare le pietre che gli rotolano addosso. Ma qualcuno dovrà pagare la clamorosa toppa di ieri e si cercano i responsabili tra Farnesina e servizi.
L’incontro di Conte, domani, con le forze politiche
Domani tenterà di recuperare un pizzico di credibilità chiamando a palazzo Chigi la maggioranza e l’opposizione. Ma Conte ha poche carte da giocare. Nel centrodestra avrà gioco facile Fratelli d’Italia a chiedere conto al premier di un’azione assolutamente non incisiva a livello europeo, a cominciare da quella battaglia per il blocco navale a cui si è rinunciato per troppo tempo e che ora riaffiora.
Tre questioni a cui dare risposta
Tre sono le questioni che abbiamo di fronte, alimentate anche dal conflitto – militare come verbale – tra Usa e Iran: il rischio di una ripresa forsennata delle ondate migratorie come conseguenza più probabile. Il timore di una ripresa di attacchi terroristici in Europa e più in generale nel mondo occidentale. La possibilità di ulteriori disastri sul fronte di un’economia sempre più traballante e- la nostra – in coda a tutti i paesi dell’Eurozona.
Che cosa possa proporre Conte alle forze politiche se non i generici appelli alla Di Maio sul “restiamo uniti”, non si sa. Certo è che sulle questioni internazionali nessuno vuole giocare una partita contro l’Italia nelle file del centrodestra. Non è chiaro se questo sia lo stesso obiettivo delle forze di governo, viste le continue gaffe. E’ ora di recuperare serietà anche perché l’immagine del Paese è sempre più deteriorata dall’inconsistenza delle posizioni che si assumono.