Sardine, Giulia Bodo insulta il leghista Buonanno: “Merd*** anche da morto”. E Calderoli la denuncia
«Una politica seria, senza odio», è il motto delle “sardine”, declamato in piazza San Giovanni a Roma tre settimane fa dal leader del movimento Mattia Santori. Sarà, intanto a Vercelli c’ è una “sardina” convinta, che si chiama Giulia Bodo, la quale passa le giornate a offendere un leghista, morto tre anni fa. In uno dei suoi recenti interventi su Facebook, Giulia “Bridget” Bodo, iscritta al partito +Europa, ha voluto fare gli auguri per il 2020 così: «Vorrei levarmi dai contatti ancora qualche altr* perbenista che ritiene i morti degni di rispetto solo in quanto morti. Dal mio punto di vista chi è merda da vivo, da morto rimane tale: si chiama coerenza. Quindi vi prego: eliminatemi, ipocriti. Andate a fare la morale da un’ altra parte. BUONANNO». A corredare l’ amichevole post ci sono una serie di fotografie che ritraggono l’ ex europarlamentare del Carroccio, Buonanno, in senso dispregiativo. D’ altronde, lei lo definisce una «mer***» anche «da morto».
Quando è troppo, però, è troppo… Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, stavolta ha perso la pazienza: «Non posso accettare la vergogna di un insulto ad un defunto e sono pronto a intraprendere le vie legali contro una persona su Facebook insulta e oltraggia la memoria del povero amico Gianluca con commenti che trasudano disprezzo per la vita come per la morte di un uomo onesto, di un padre di famiglia, trattato con infamia solo perché aveva idee politiche diverse».
Buonanno morì in un tragico incidente, poco dopo aver compiuto 50 anni. Stava percorrendo l’ autostrada Pedemontana lombarda, tra Mozzate e Solbiate. Accanto a lui c’ era una donna, rimasta illesa. Lui invece, intorno alle 16 di una domenica di fine primavera, uscì di strada e perse la vita. Grande amico di Matteo Salvini, aveva un curriculum di tutto rispetto. Amato dalla sua gente, come confermato dalle sue elezioni all’ europarlamento e come sindaco. Nato a Borgosesia il 15 maggio 1966, fu scelto come primo cittadino di Serravalle Sesia per due mandati. Poi consigliere provinciale di Vercelli del 1995 al 2009. E nel 2002è eletto sindaco di Varallo anche lì per due mandati. Dal 2008 al 2014 è stato deputato. Nel 2010 eletto consigliere regionale e infine nel 2014 è entrato nel Parlamento Europeo come secondo eletto dietro solo al Capitano. E proprio in quell’ anno, per non perdere il contatto col territorio, vince le comunali nella sua natìa Borgosesia.
Ad ogni raduno leghista di Pontida, Salvini si prende due minuti – prima del comizio – per recarsi all’ albero della vita.
Una pianta speciale, dedicata a tutti i militanti che non ci sono più. Toccante il momento di silenzio del 2018. Accanto alla pianta c’ era proprio la madre di Buonanno e Matteo, mentre pregava in silenzio, pianse dalla commozione. Momenti toccanti. Delicati.
Da rispettare. Ma non per la “sardina” vercellese, presidente della locale sezione dell’ Arcigay e iscritta a quello che resta del partito di Emma Bonino, la quale già qualche mese fa insultò la memoria di Buonanno, poco prima del ballottaggio a Vercelli. All’ epoca se la prese anche con Paolo Tiramani, candidato leghista, augurandogli ovviamente la morte come all’ ex europarlamentare del Carroccio scomparso nel 2016. Un vizio insomma. Una mania. «Questa volta non si può farla passare liscia, presenterò una denuncia per i reati previsti per la gravità di questa infamia», ha proseguito Calderoli.
«Questa signora deve pagarla in sede processuale, e saranno i giudici a stabilire l’ entità, ma è chiaro che deve anche essere curata e da uno bravo. E le sardine sono orgogliose di avere una simile kompagna?».
A giudicare dai commenti, sulla pagina Facebook di Giulia Bridget Bodo, pare proprio di sì. Tale “Wally” precisa: «Tecnicamente però non rimangono stronzi da morti, ma è la fama e il ricordo di ciò che sono stati in vita a definirli». Replica Giulia: «liquame, da morti!». Poi c’ è Grazia Maria Allasia Calligaris che «concorda al 100%». Addirittura Domenico Guarini alza il tiro: «Una merda resta una merda. Anche da morto. Peccato che il suo caro amico non segua la sua strada…». E ti pareva che qualcuno non invocasse la scomparsa del leader leghista? Comunque c’ è chi prende le distanze, tra i cosiddetti amici di Giulia, dalle offese. E la sorella di Buonanno dà una lezione di civiltà alle “sardina”: «Auguri, e grazie di ricordare mio Fratello!
di Luigi Merano