L’economia della Corea del Nord va in rovina E Kim prepara un missile per Capodanno
Potrebbe essere un Capodanno col botto quello di mezzanotte. I servizi segreti di Seul, solitamente ben informati, sostengono infatti che il leader nordcoreano Kim Jong-un abbia intenzione di lanciare nelle prossime ore un missile balistico intercontinentale.
L’arma, testata per la prima volta da Pyongyang il 29 novembre 2017, sarebbe in grado di colpire qualsiasi parte del territorio continentale statunitense. In realtà potrebbe trattarsi dell’ennesima manovra di propaganda per mostrare i muscoli e alimentare nuove tensioni con la Casa Bianca. Del missile balistico si sarebbe parlato nella riunione dei massimi funzionari del partito dei Lavoratori. Il meeting è stato convocato sabato scorso da Kim in vista della scadenza a fine anno dell’ultimatum rivolto a Washington perché modifichi la sua posizione sui negoziati nucleari in stallo. I colloqui sulla denuclearizzazione della penisola coreana sono stati in gran parte interrotti da quando il secondo vertice tra Kim e Trump ad Hanoi è fallito. Nella riunione a sessione plenaria del Partito, Kim Jong-un avrebbe chiesto ai suoi militari e diplomatici di preparare «misure offensive» non meglio specificate per proteggere la sicurezza e la sovranità del Paese.
Ed è questo uno dei punti focali: Kim teme che il suo regime possa essere rovesciato da un intervento straniero, soprattutto dopo aver letto gli ultimi dati che vedono l’economia andare a rotoli. Il leader nordcoreano ha assegnato compiti per correggere urgentemente la grave situazione dei principali settori industriali, ma il missile balistico potrebbe servire nell’imminenza per nascondere un po’ di polvere sotto al tappeto. Non è da escludere quindi che possa sospendere i negoziati nucleari con gli Usa e adottare un approccio più conflittuale, ricominciando test missilistici e nucleari. Vale la pena ricordare che Pyongyang aveva promesso la chiusura di Sohae, la base satellitare nel nord-ovest del Paese, al confine con la Cina, nel vertice con Trump del luglio 2018 a Singapore e poi l’aveva confermata in colloqui con il presidente sudcoreano Moon jae-in.
Nell’estate del 2018 la ricognizione occidentale aveva rilevato in effetti lavori di smantellamento, ma nella primavera di quest’anno, dopo il fallimento del nuovo vertice Trump-Kim a Hanoi, si erano osservate operazioni di ricostruzione. Tant’è che lo scorso 14 dicembre proprio a Sohae sono stati effettuati altri test missilistici. Da lì potrebbe quindi partire il missile intercontinentale di Capodanno. Tutto questo nonostante diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu abbiano vietato a Pyongyang di sviluppare un programma balistico. Intanto, nuove immagini satellitari provano l’espansione di un impianto per il lancio di missili a lungo raggio nel sito di Pyongsong, non lontano dalla capitale.
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