Al rifiuto di un cliente di lasciargli un obolo all’uscita del supermercato gli lancia un sasso: nigeriano arrestato

CASARANO (Lecce) – Si scaglia contro un uomo al rifiuto di consegnargli un obolo mentre chiede l’elemosina all’uscita di un supermercato. Kevin David, 34enne di origini nigeriane è stato così arrestato con le accuse di tentata estorsione e lesioni personali. Si trova in carcere su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Giovanni Gallone. Misura confermata in giornata dal gip Marcello Rizzo al termine dell’udienza di convalida.

L’episodio risale alla giornata di lunedì. Si è verificato a Casarano, all’uscita dell’Eurospin. Secondo quanto ricostruito dai militari del Norm della cittadina sud salentina (con il supporto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza) il cittadino straniero si trovava all’esterno del supermercato per chiedere un’offerta ai clienti. Con un signore del posto, però, sarebbe sorto un alterco dopo che il nigeriano avrebbe avanzato la richiesta di denaro. Il 34enne avrebbe raggiunto l’avventore che, nel frattempo, si era barricato in auto. Calci e pugni contro la carrozzeria. E una volta sceso dalla macchina preso a calci e schiaffi. Solo l’intervento di alcuni connazionali avrebbe consentito di allontanare il 34enne. Solo per alcuni minuti. Ritornato avrebbe lanciato contro l’automobilsta un masso colpendolo alla mano sinistra. Il giovane nigeriano ha tentato la fuga ma è stato bloccato e rintracciato poco dopo dai carabinieri mentre l’automobilista è rimasto ferito: trauma al polso e distorsione della spalla sinistra” con una prognosi di dieci giorni.

In sede di convalida, accompagnato dall’avvocato Luca Puce (in sostituzione del collega Marco Costantino) l’arrestato ha negato la colluttazione (nonostante le immagini delle telecamere di videosorveglianza dimostrino il contrario) parlando solo di uno scontro verbale. il giudice, però, ha convalida l’arresto confermando la custodia cautelare in carcere. Nei prossimi giorni la difesa presentrà istanza per chiedere la sostituzione della misura detentiva con i domiciliari.

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