Le Iene inchiodano Conte: ecco la parcella che inguaia il premier
La parcella fumante continua a tenere banco. L’inchiesta de Le Iene sul passato lavorativo di Giuseppe Conte porta a nuove rivelazioni, che mettono in ulteriore difficoltà il presidente del Consiglio.
Nel mirino quel documento che attesterebbe nei fatti l’esistenza di un rapporto di collaborazione professionale tra il premier e il professor Guido Alpa, prima del concorso per un posto vacante di docente ordinario di Diritto Privato all’Università di Caserta, poi assegnato proprio al sedicente avvocato del popolo.
La tesi delle iene è chiara. Come si può leggere sul sito del fortunato format di Italia Uno, scrivono: “Il presidente del Consiglio Conte ha mentito agli italiani sul concorso con il quale nel 2002 è diventato professore ordinario di diritto privato all’Università di Caserta Luigi Vanvitelli? Il professor Guido Alpa, già mentore e amico di Giuseppe Conte, era incompatibile nel ruolo di commissario d’esame di Giuseppe Conte?”.
Il diretto interessato continua a sostenere di non aver mai ricevuto soldi per attività lavorative insieme ad Alpa, prima del concorso in cu proprio Alpa figurava tra gli esaminatori della commissione chiamata ad assegnare la cattedra. Cosa che se appurata renderebbe di fatto nullo il concorso stesso. Antonino Monteleone e Marco Occhipinti hanno continuato a scavare e nelle puntate che andrà in onda questa sera ecco un nuovo scottante capitolo, in cui fa capolino la parcella unica per le prestazioni rese insieme ad Alpa per un incarico in difesa del Garante della Privacy, impegnato in una causa contro la Rai in Tribunale.
Ecco, per le iene è la prova con la “p” maiuscola: “Conte dice che non si fece pagare nemmeno un euro, ma nel progetto di parcella ci sono le presenze in udienza”. Un progetto di parcella su carta intestata e firmata sia da Conte sia da Alpa, da 26.830,15 euro su un unico conto corrente. Ora, una svolta che inguaia (ulteriormente) il presidente del Consiglio: “Oggi pubblichiamo un nuovo documento esclusivo, ovvero la seconda parte di quel progetto di parcella, clamoroso per il suo contenuto perché smentisce la ricostruzione dei fatti data dal premier dopo il nostro servizio della scorsa settimana”. Già, perché nella seconda pagina di quella parcella fumante spuntano le voci relative alle prestazioni svolte in occasione delle udienze al palazzo di giustizia e alle quali, appunto, partecipò solamente Giuseppe Conte.
La domanda è più che lecita: “Perché quelle prestazioni sono state inserite nella lista delle competenze da pagare, con tanto di corrispettivo economico determinato per ognuna di quelle voci?”. E chissà come risponderà, questa volta, il diretto interessato…
il giornale.it