Ladro ucciso a Bazzano, Feltri: “I camionisti muoiono in autostrada, i malviventi…”
Vittorio Feltri come al solito molto attento e molto attivo sui social, ha commentato il caso del ladro ucciso a Bazzano con un post pubblicato sul suo profilo Twitter: “Un ladro in piena attività è stato ucciso dal custode della casa. Un banale incidente sul lavoro da criminale“. L’osservazione del direttore di Libero è cruda ma realistica. Poi aggiunge un chiarimento al suo pensiero: “I camionisti muoiono in autostrada, i carpentieri cadono dai tetti e crepano, i malviventi vanno al creatore sul luogo del furto”.
Feltri coglie una verità. Ricordiamo la dinamica della tragica vicenda del 5 dicembre su cui ancora si indaga. Il custode di una villa di Bazzano ha sparato cinque colpi di arma da fuoco con una calibro 38, regolarmente detenuta. Lo ha fatto dopo aver sentito, attorno alle 5 e 10 di mattina, qualcuno armeggiare con il portone di ingresso. Uno dei ladri è morto e ora la Procura di Bologna lo ha indagato anche se resta da valutare per quale reato.
Ladro ucciso, custode indagato
La stessa Procura, in una nota, aveva spiegato di voler “procedere con gli accertamenti tecnici con l’ausilio della Scientifica dei carabinieri” per “verificare le modalità di esplosione del colpo”, in modo da capire l’applicabilità della legittima difesa e/o dell’eccesso colposo. Il caso sta riportando alla ribalta l’acceso dibattito sulle norme che regolano la necessità di potersi difendere in casa propia da aggressioni esterne. La difesa è sempre legittima.
I colpi – ha raccontato dall’uomo ai carabinieri di Bologna – sono stati sparati in aria prima da una finestra. Poi da un’altra. Il custode, 68enne, vive nella depandance della villa con la moglie. «Volevo solo spaventare i ladri e farli fuggire. Non ho mirato a nessuno», ha detto. Al momento l’uomo risulta indagato per omicidio preterintenzionale ma le indagini proseguono per accertare esattamente l’accaduto e la reale dinamica dei fatti.