Vuol comprare cocaina, ma il pusher la stupra: tunisino condannato a 4 anni
Ha finalmente ricevuto la sentenza del tribunale di Brescia il cittadino straniero che nel novembre dello scorso anno abusò sessualmente di una giovane del posto, che lo aveva contattato per acquistare una dose di cocaina.
L’extracomunitario, un pusher tunisino di 47 anni, si trova già dietro le sbarre, ma solo in questi giorni ha ricevuto la delibera del giudice, che ha emesso nei suoi confronti una condanna a 4 anni di reclusione, con tanto di espulsione dal territorio nazionale prevista al termine della pena.
I fatti contestati, stando a quanto dichiarato dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati nel novembre del 2018. La vittima, una 25enne bresciana, si era recata in un capannone abbandonato sito in via Milano dove aveva incontrato lo spacciatore, che occupava lo stabile insieme ad altri stranieri.
L’intenzione della ragazza, infatti, era quella di acquistare 40 euro di cocaina.
Al termine dello scambio, l’inaspettata violenza.
Stando all’accusa, infatti, il magrebino aveva aggredito la giovane, sottraendole innanzi tutto uno smartphone nuovo di sua proprietà. La ragazza aveva tentato di riprendersi il telefono, ma era stata spintonata, gettata a terra e quindi violentata. Minacciandola con un coltello, il 46enne aveva abusato sessualmente della vittima almeno due volte. Stupra ragazza dopo averle ceduto cocaina: tunisino condannato a 4 anni, poi espulsionePubblica sul tuo sito
Terminati quegli orribili momenti, la 25enne era poi riuscita a scappare e ad allontanarsi dallo stabile dismesso. Una volta raggiunti gli uffici della polizia locale di Brescia, aveva sporto formale denuncia nei confronti del suo aggressore. Dopo alcuni giorni di appostamenti per raccogliere le prove necessarie, grazie alle informazioni in loro possesso, i poliziotti erano riusciti ad intercettare e catturare il responsabile, arrestato proprio in via Milano.
Finito dietro le sbarre, il tunisino ha continuato fino all’ultimo a professarsi innocente.
La sua versione, infatti, è ben distante rispetto a quella fornita dalla giovane vittima. Ascoltato dagli inquirenti, il nordafricano ha raccontato di non aver mai stuprato la ragazza. Ricevuta la dose di cocaina, la 25enne gli aveva offerto il cellulare appena acquistato come forma di pagamento per la droga. Non solo. Decisa ad ottenere una seconda dose, gli si era concessa, proponendogli in cambio una prestazione sessuale.
I giudici del tribunale di Brescia hanno tuttavia creduto alla versione sostenuta dalla 25enne, e nella giornata di martedì 3 novembre è arrivata la sentenza. Dopo aver scontato una pena di quattro anni di reclusione nella locale casa circondariale, il 47enne tunisino sarà allontanato dal nostro Paese.
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