“Soffiate in cambio del posto per gommone” Terremoto alla Giustizia
Il giudice Andrea Nocera è indagato dalla Procura di Napoli per un presunto caso di corruzione.
Il magistrato, capo dell’Ispettorato del ministero della Giustizia, appena appresa la notizia ha immediatamente comunicato al Csm la decisione di lasciare il suo incarico, chiedendo allo stesso tempo di tornare a lavorare all’Ufficio del massimario della Cassazione.
La notizia è riportata dal Corriere della Sera che sottolinea come l’ipotesi di reato è scaturita da un’inchiesta condotta dai pm Henry John Woodcock e Giuseppe Cimmarotta, coordinati dal procuratore Giovanni Melillo. Nocera, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto biglietti per aliscafi e il rimessaggio di un gommone in cambio di notizie su un procedimento penale in corso.
Il magistrato da quasi un anno e mezzo era il responsabile degli ispettori ministeriali che vigilano e indagano sulla correttezza del lavoro svolto negli uffici giudiziari da giudici e pm. Considerata la delicatezza del ruolo ricoperto, il ministro Bonafede ha subito accettato le dimissioni di Nocera.
L’inchiesta a carico del giudice deriva da quella sul conto dell’imprenditore sorrentino Salvatore Di Leva, amico dello stesso Nocera e amministratore del gruppo Alilauro, compagnia di navigazione privata, con interessi anche nei settori turistico e della ristorazione.
Nel corso delle indagini sono state effettuate delle intercettazioni per verificare azioni sospette intorno ad alcune concessioni demaniali. Durante le operazioni sono state registrate conversazioni che hanno fatto emergere un possibile ruolo del magistrato come “informatore” su un’altra indagine in corso a Napoli, a carico dell’armatore Salvatore Lauro.
Un presunto “favore” forse ripagato con “numerosi biglietti e tessere per usufruire gratuitamente dei servizi di trasporto marittimo mediante aliscafi esercitati da società del gruppo Alilauro, soprattutto sulla tratta Napoli-Capri e Capri-Napoli”. Il giudice, infatti, ha una casa proprio sull’isola del golfo di Napoli. Non solo. A Nocera è stata contestata anche “l’erogazione gratuita dei servizi di manutenzione e rimessaggio di un gommone” da 8 metri e mezzo.
Secondo l’accusa, il giudice avrebbe dovuto trasmette delle notizie a Di Leva e Lauro in merito ad un’indagine a carico di quest’ultimo, proprietario della Alilauro. Come risulta da altri elementi raccolti, l’incontro fra i tre sarebbe avvenuto ad aprile.
Nell’indagine sarebbe coinvolto anche un altro magistrato campano, di cui si occupa la Procura di Roma competente per le toghe di quel distretto. Di Leva è stato interrogato congiuntamente dalle due Procure interessate. L’imprenditore ha ammesso la sua amicizia con Nocera e ha provato a ridimensionare il quadro accusatorio.
il giornale.it