Sputi e spinte al sindaco leghista, una donna finisce a terra. Salvini contro le sardine: è nazismo rosso (video)

Sputi, spinte, minacce e insulti. Il sindaco leghista di Massa Francesco Persiani, che era insieme a sua moglie, se l’è vista brutta a Firenze. Un gruppo di facinorosi, probabilmente di ritorno dalla manifestazione delle sardine, li ha affrontati mentre si recavano a piedi alla cena del Carroccio con Matteo Salvini al teatro Tuscany Hall. Con il sindaco anche l’assessore al Turismo del Comune di Massa (Massa Carrara), Veronica Ravagli e il marito Emanuele Canepa, responsabile della comunicazione per la Lega in Toscana.

“Avevamo parcheggiato in via Aretina per andare alla cena – ha spiegato Ravagli alla Nazione – quando un gruppo di persone, una quarantina, che non stavano manifestando, hanno iniziato a insultarci e poi ci hanno circondato con fare minaccioso. Vicino non c’erano forze dell’ordine ed è arrivata solo una vigilessa».

Ravagli ha spiegato che, impaurita, ha preso «il telefono e iniziato a girare un video. A quel punto mi hanno strappato il telefono gettandolo via e sono stata spinta a terra. Nel frattempo hanno sputato in faccia al sindaco e a mio marito». «Ci hanno circondato minacciandoci che ci avrebbero picchiato – ha detto Persiani -. Ci siamo impauriti perché eravamo soli. Un esposto sicuramente lo faremo».

Sputi e spinte, la reazione di Salvini

“Quando una certa parte della sinistra non ha fiducia nella democrazia, ricorre all’odio e alla violenza fisica. Purtroppo è una storia già vista ed è richiesta la massima vigilanza da parte di tutti. Questo non è dibattito di idee, anche acceso: questo è NAZISMO ROSSO”. Duro il post di Matteo Salvini, con il quale su facebook condanna l’aggressione al sindaco di Massa, con tanto di foto del presunto aggressore e la maxiscritta: ‘Ecco i democratici di sinistra che sputano al sindaco di Massa’. “Ancora solidarietà al nostro sindaco, all’assessore e ai loro famigliari -scrive il leader della Lega- vigliaccamente aggrediti (non solo a sputi) ieri sera a Firenze. Noi andiamo avanti a testa alta, armati di sorriso e di fiducia nei nostri progetti di Buongoverno per l’Emilia-Romagna, la Toscana e per tutta Italia. Non si molla, per il bene del nostro Paese e dei nostri figli”.

Anche il senatore leghista Roberto Calderoli ha commentato l’episodio “Alla faccia delle ‘sardine’, qui siamo più vicini ai piranha o alle murene. Che siano stati loro o gli antagonisti o i centri sociali, che condividono le piazze con questi ragazzi, poco mi importa: sono loro ad aver organizzato la manifestazione a Firenze e ad esserne responsabili nel bene e nel male. E finora non ho letto scuse per l’aggressione a persone indifese tra cui una donna. E questo il loro concetto di democrazia?”.

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