Carne Simmenthal ritirata dai supermercati, i motivi del provvedimento e i lotti interessati

Scatta il richiamo del Ministero della Salute per uno dei prodotti più utilizzati sulle tavole degli italiani: un lotto di carne bovina in gelatina vegetale a marchio Simmenthal. La decisione è stata presa poco fa ed è ufficiale: l’avviso infatti è stato pubblicato nella giornata nel 4 settembre sul portale Salute.gov, a disposizione di tutti, secondo la procedura prevista dalla normativa in questi casi per dare la massima informazione.

In particolare, il dicastero della Salute italiano ha emanato un richiamo per il ritiro di un lotto di Simmenthal dai supermercati. Le scatole potrebbero presentare un “difetto di chiusura” e quindi costituire un rischio. La motivazione precisa riportata nel richiamo è la seguente: “Eventuale presenza di scatole con difetto di chiusura”Vediamo di seguito qual è.

Carne Simmenthal ritirata dai supermercati, i motivi del provvedimento e i lotti interessati

L’allerta riguarda il prodotto di Bolton Food S.p.A, lotto G156, realizzato in Via Matteotti 2, Aprilia, in provincia di Latina. Il marchio di identificazione dello stabilimento è il seguente: IT 14 L CE. L’avviso riporta anche la descrizione di peso e volume dell’unità di vendita: 3 x 140 g. La data di scadenza della carne in scatola in questione è il 31 dicembre 2028.

“A scopo precauzionale – si legge nel comunicato pubblicato n line – al fine di evitare un eventuale rischio per la salute, si raccomanda di non consumare il prodotto con il lotto sopra indicate di restituirlo al punto vendita di acquisto”. Come detto, si tratta di un lotto molto preciso.

L’annuncio poi riporta anche due immagini che ritraggono il prodotto che è oggetto del richiamo del Ministero della Salute: la prima foto raffigura una confezione Simmenthal da tre, la seconda foto, invece, la scatola singola. Al momento non sono arrivate altre comunicazioni da parte della casa produttrice, anche se in questi casi la procedura viene gestita interamente a livello ministeriale.

Questo genere di avvisi è abbastanza frequente. Dal primo gennaio 2024, Il Fatto Alimentare ha segnalato 189 richiami, per un totale di 489 prodotti. Dalle uova ai würstel, dal formaggio ai salatini, per problematiche diverse e di case produttrici varie.

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