È morta Greta, il cane da soccorso che aiutò gli sfollati di Amatrice
“Sei stata una ‘bestia’ unica, con sei zampe, un naso, un cervello ed un cuore a disposizione di chi ne ha bisogno”.
Sono le commuoventi parole di Giovanni Martinelli, il coordinatore delle Unità cinofile da soccorso degli alpini, per Greta, il cane da soccorso in seno Nucleo cinofilo “Argo” di Fiorano al Serio (Bergamo) morta nella mattinata di mercoledì 27 novembre.
Era un grosso Weimaraner – una razza canina da caccia – bella e partecipativa delle attività di soccorso come pochi altri nel suo genere. Un esemplare raro di cane, un esempio unico di umanità e prontezza per tutti. Greta era entrata a far parte del nucleo cinofilo alpino bergamasco ben 9 anni fa. Nove, lunghissimi anni di onorata carriera, di salvataggi estremi tra le macerie di Amatrice e di sostegno morale agli sfollati nelle valli bergamasche. E non c’è stata mai una volta, neanche una, in cui abbia arretrato dinanzi alle difficoltà. E lo dimostra il titolo di campionessa agguantato nel 2016 nelle prove di obbendienza e ricerche alla prima edizione nazionale del raduno delle unità cinofile alpine. Lei, una zampa, non l’ha mai negata a nessuno. Neanche negli ultimi mesi di vita in cui una malattia le stava sottraendo tempo ed energie al suo lavoro. Ma lei, non ha mai smesso di lottare. Lo sanno bene tutti i suoi colleghi del nucleo “Argo” che hanno voluto renderle un ultimo encomio pubblico con una lettera di addio pubblicata sui social.
“Hai vissuto bene i tuoi non lunghissimi anni accanto al tuo conduttore Katia, – scrive Martinelli nel postpubblicato su Facebook – eravate il perfetto ritratto dell’unità cinofila, quella che noi Alpini siamo usi definire una “bestia” unica con sei zampe un naso un cervello ed un cuore a disposizione di chi ne ha bisogno. Sei stata il campione 2016 dei cani da soccorso degli Alpini e ….un pò di arie te le davi per questo!!!!”. Voglio ricordarti non negli ultimi pochi mesi di difficoltà, dove con tenacia hai lottato per uscire dalla crisi, ma voglio ricordarti nel lavoro dove sempre davi il meglio di te con cuore generoso, quel cuore che stamattina ha atteso che Katia uscisse di casa per smettere di battere, facendogli cosi un ultimo regalo, risparmiandole una scelta dolorosa e difficile.Ora unisciti al grande branco e corri libera, sgroppa e galoppa “duro” come piaceva a te. Salutaci tutti i nostri pelosi NEVE, GLORIA, ALICE, NIF, OTTO, BECY e la tua mamma/nonna CANDY che sicuramente ti avrà accolto scodinzolando. Come tutti i cani resterai per sempre nel cuore del tuo conduttore e un pezzetto anche nel mio”.
Poi, un ultimo affettuoso, saluto “Ciao Cagnù”.
il giornale.it