Neonata morta nel campo rom: genitori indagati per maltrattamenti
Sono ufficialmente indagati per maltrattamenti in famiglia i genitori della neonata di appena cinque mesi trovata morta in un campo nomadi di Roma.
La procura capitolina, infatti, ha aperto un fascicolo a carico dei due, procedendo per “morte come conseguenza di altro reato”. Saranno ora le indagini dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia Roma Eur, e l’autopsia disposta dal pubblico ministero, a chiarire con certezza le cause della drammatica morte dell’infante
Infatti, come riportato dall’agenzia stampa Adnkronos, non si esclude che la dipartita della piccola possa essere legata a gravi problemi di malnutrizione, ipotesi che rientrerebbe appunto nella fattispecie del reato di maltrattamenti in famiglia, contestato alla madre e al padre della bambina.
La tragedia si è verificata nella baraccopoli capitolina di via Candoni, uno degli accampamenti più noti e popolosi della Città Eterna. I familiari hanno chiamato i soccorsi e quando il personale dell’ambulanza del 118 è arrivata sul posto ha cercato, purtroppo senza riuscirci, di rianimare la neonata con un massaggio cardiaco e con le strumentazioni mediche. Insieme al personale medico-sanitario del 118 sono giunti sul posto anche gli uomini della Benemerita.
Molte le zone d’ombra sulle quali gli inquirenti sono chiamati a fare luce. Al momento, secondo la prima ricostruzione effettuata, la neonata (venuta al mondo quest’estate, nel mese di giugno), avrebbe accusato un malore durante la notte tra mercoledì e giovedì. Attorno all’alba, la chiamata dei genitori al numero unico per le emergenze. Ogni tentativo di rianimazione è stato vano e la bimba è stata dichiarata morta alle ore 6:55 di oggi, giovedì 29 novembre. Il corpo, dunque, è stato trasferito in ospedale per essere sottoposto all’autopsia del medico legale.
Nessuna ipotesi, al momento, viene esclusa. Nel mirino degli inquirenti i genitori della piccola, sotto indagine della Procura per maltrattamenti.
Quella di via Candoni è una situazione al limite, assai problematica per l’amministrazione Raggi. Il Campidoglio, infatti, ha disposto un controllo h24 del territorio in questione, vista l’opera di bonifica del terreno effettuata dal Comune di Roma. Il campo nomadi, peraltro, sorge a un tiro di schioppo da un deposito Atac.
Il cosiddetto “piano nomadi” del Campidoglio si sta rivelando un flop: infatti, secondo una recente relazione, appena una famiglia su dieci è riuscita a lasciare gli insediamenti nonostante i bonus previsti dal Comune, secondo una manovra fortemente voluta dalla sindaca del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi.