Pensioni sociali ai migranti? Saranno tagliate per aiutare i pensionati italiani. Ecco il piano di Salvini

Forse non tutti sanno che in Italia succede qualcosa di molto particolare. Qualsiasi straniero che giunga qui per ricongiungimento familiare con uno stretto parente in possesso di permesso di soggiorno e 10 anni di residenza continuata, può richiedere un assegno sociale.

Basta aver compiuto 65 anni e, anche senza aver versato 1 euro di contributi, riceverà circa 500€ per 13 mensilità. Uno schiaffo ai tanti italiani che non vedono riconosciuto il diritto alla pensione, dopo aver lavorato per una vita ed aver versato fior di contributi.

Queste pensioni sociali agli stranieri costano circa 1 miliardi di Euro. Un bel gruzzoletto che può essere usato per innalzare le pensioni sociali minime. Ed è proprio questa l’idea di Matteo Salvini.

«Stiamo cercando il modo di andare a tagliare quelli che sono sprechi evidenti per reinvestirli nelle pensioni più basse – ha continuato Salvini – anche il taglio delle pensioni d’oro sono soldi da risparmiare per andare a reinvestirli nelle pensioni più basse».

L’innalzamento delle pensioni minime (quelle sotto i 500 euro, per intenderci), quasi sicuramente, non rientrerà nelle misure che il governo metterà in campo nei primi sei mesi. Tuttavia resta un obiettivo primario che verrà tramutato in legge subito dopo aver tagliato «alcuni sprechi».

La sforbiciata alla pressione fiscale dovrebbe rientrare già nella prossima manovra. I gruppi di lavoro istituiti da Lega e M5s sono già al lavoro e dovranno presentare il report già entro la fine di agosto. Pur di farlo, però, Salvini è disposto a un altro scontro con l’Unione europea.

«Noi metteremo al centro la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via, e ti consenti di avviare la flat tax – ha assicurato – poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles»“.

Inversione di tendenza, dunque. Finalmente il governo italiano si adopera per tutelare gli italiani prima di ogni altra cosa. Una cosa normalissima e naturale ma che oggi sembra rivoluzionaria, anzi… xenofoba.

Fonte: Il Giornale

 

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