Salvini promette battaglia sul Mes: “Barricate contro il signor Conti”
Un confronto pubblico ad armi pari: è questo l’invito lanciato nuovamente da Matteo Salvini a Giuseppe Conte.
Nel corso della registrazione del Maurizio Costanzo show, in onda domani sera – mercoledì 27 novembre – su Canale 5, il leader della Lega ha ribadito l’appello: “Se Conte accetta di fare un confronto vengo a piedi, sono settimane che gli chiedo un confronto sui temi economici. Io ci sarei anche a capodanno”. Dopo la performance della scorsa ospitata in cui si era cimentato con Albachiara di Vasco Rossi, l’ex ministro dell’Interno questa volta si è dilettato con Via del campo di Fabrizio De Andrè. Il conduttore televisivo gli ha poi chiesto se canterà anche in occasione dell’eventuale duello con l’avvocato. “Se accetta, vengo volentieri in maniera pacata. E poi ci facciamo una cantatina finale, facciamo Albano e Romina”, ha risposto il segretario del Carroccio. Dall’orchestra è allora scattato il coro “Felicità”, a cui si è unito anche il senatore che ha concluso: “Parleremmo di numeri, cifre e con toni civili”.
“Barricate”
L’ex vicepremier ha poi toccato anche il tema meramente politico. “Mi manca di poter rispondere in prima persona delle sicurezza degli italiani. Ma se gli italiani vorranno ci tornerò”, ha confessato. E ha promesso battaglia nei confronti dell’esecutivo giallorosso sulla questione del Mes: “La Lega è pronta alle barricate contro il signor Conti”. Infine ha parlato anche di Umberto Bossi: “Combatte anche lui contro mille malattie e il cuore, come un leone. La testa c’è, il coraggio pure. In politica la riconoscenza è virtù rara. Ma io se sono qua è perchè a 17 anni mi innamorai di Umberto Bossi. E la gratitudine che avevo allora l’ho anche oggi”.
Precedentemente Salvini alla Camera ha commentato nuovamente la proposta della Costituente targata Giancarlo Giorgetti per quanto riguarda la legge elettorale: “Se c’è la volontà di fare e lavorare seriamente e in fretta, in un mese si chiude il discorso e si mette a disposizione degli italiani una legge elettorale che assicuri la governabilità”. L’ex ministro ha tuttavia precisato, ponendo una condizione necessaria: “Basta che non sia usata dalla maggioranza per perdere tempo. Se si vuol lavorare seriamente, noi ci siamo”. Lo stesso monito è arrivato da parte di Giorgia Meloni, che in un’intervista ha avvisato: “Il mio no è a tutto quello che serve solo ad allungare la vita di questa legislatura. Le riforme sono un tema serissimo, che però per evidenti ragioni non può essere affrontato da questo Parlamento”.
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