Stai con la Meloni? Allora niente pranzo dopo il convegno: l’ultima becera provocazione della sinistra
Giorgia Meloni e il suo partito porgono l’altra guancia. Eppure l’ultimo schiaffo inferto da una sinistra becera e decisamente alla frutta ancora risuona nell’aria. E fa inorridire. Già, perché il livello raggiunto dagli avversari nella circostanza registrata a Vercelli è davvero basso. Anzi, bassissimo. A denunciarlo è il quotidiano Libero, che in un servizio di denuncia emblematicamente intitolato «Vercelli, la scuola nega il pranzo a chi sostiene Fratelli d’Italia: sfregio a Giorgia Meloni», riassume un concetto duro e puro, tipico di un certo integralismo dem, che il quotidiano diretto da Vittorio Feltri riassume così: «Vietato far da mangiare alla destra».
Stai con la Meloni? Allora niente pranzo: succede vicino Vercelli
Già, perché nella fattispecie, i soggetti coinvolti nella vergognosa risoluzione di Vercelli, sono gli studenti dell’Istituto alberghiero di Trino. Dove si sarebbe dovuto tenere un pranzo per i 120 partecipanti al convegno “Dio Patria Famiglia”, organizzato da Fratelli d’ Italia. Un’organizzazione del tutto routinaria, da affrontare secondo le regole già seguite in altri precedenti analoghi. E tutto naturalmente a pagamento. 25 euro a testa per chiunque, senza sconti. E tiene a precisarlo Emanuele Pozzolo, segretario provinciale del partito di cui Giorgia Meloni è presidente. Ma la cosa è risultata davvero indigesta alla sinistra locale. La quale, in un rigurgito di purismo integralista, blocca tutto. E annulla prenotazioni e pranzo. Come registra puntualmente Libero, infatti, «la lista Trino Futura ha pubblicato un post su Facebook lanciando un appello: “Teniamo i partiti fuori dalle scuole e lasciamo i ragazzi e gli insegnanti liberi da condizionamenti”. E, ancora, chiedendosi polemicamente “come sia conciliabile uno slogan come Dio, Patria, Famiglia con un luogo laico come un istituto scolastico»…
La lezione di stile del sindaco di Trino al Pd
C’è davvero di che eccepire. E, soprattutto, da rivoltarlo il tavolo della discussione che non si è mai neppure apparecchiato. Soprattutto visto e considerato che, come sottolinea Libero, «altre associazioni di altro colore politico in passato avevano pranzato o cenato nell’istituto». Tutti, meno gli esponenti o simpatizzanti di FdI, che le autorità scolastiche hanno deciso di estromettere dalla sala conviviale, rinunciando peraltro a circa 3.000 euro di introiti.
Come riferisce il quotidiano diretto da Feltri allora, «il sindaco di Trino, Daniele Pane (Forza Italia), ha biasimato la scelta della scuola: «Si trattava di un semplice pranzo, a pagamento, come è giusto e normato dalla legge per queste casistiche. Invece si è voluto attaccare la scuola, la città di Trino è così si è messo nelle condizioni di difficoltà l’istituto e chi lo dirige. Complimenti al continuo disfattismo negativismo e alla pessima figura che i soggetti di Trino Futura e Pd di Trino fanno fare alla nostra città». Una lezione di stile, quella di Pane, a cui è seguito anche lo schiaffo morale impartito in nome del confronto democratico: «Rilancio invitando anche il Pd piemontese, o altri movimenti politici, a Trino. A fare convegni e poi andare a pranzo o a cena nel nostro istituto alberghiero. Una delle migliori scuole della nostra Regione». L’affondo è servito. L’ammazzacaffé pure…