Vauro insulta due politici di FdI: “Sono dei pezzi di m…”
Galeazzo Bignami e Marco Lisei, secondo Vauro Senesi, non sono “fascisti”, ma “due pezzi di m…”.
Il vigettista toscano è un fiume in piena contro l’onorevole e il consigliere comunale di Bologna, entrambi di Fratelli d’Italia. La vicenda che riguarda i due politici di FdI è nota. Nelle scorse settimane si sono recati alla Bolognina, mostrando in un video in diretta Facebook i citofoni di qualche casa popolare del quartiere felsineo, leggendo ad alta voce i nomi degli inquilini stranieri.
Ecco, la stragrande maggioranza dei nomi e cognomi scanditi dalla voce di Galezzo Bignami è di extracomunitari. L’iniziativa dei due esponenti del partito di Giorgia Meloni era volta a denunciare tutte le storture dei criteri di assegnazione degli alloggi popolari in città, sottolineando come il sistema attualmente in vigore penalizzi i cittadini italiani, favorendo appunto gli immigrati. La loro video-denuncia ha sollevato un polverone a livello nazionale e si è mosso addirittura il Garante della Privacy, che potrebbe prendere provvedimenti contro i due di FdI.
Nel mentre, Vauro si è scatenato in occasione della sua ospitata a Dritto e Rovescio, la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio su Rete4. In puntata si discute – con Emanuele Fiano e Giuseppe Cruciani in studio – del possibile rischio di un ritorno al Fascismo. E quando viene interpellato dal conduttore, che gli chiede un parere sul caso di Bologna, il toscano apostrofa pesantemente Bignami e Lisei: “Quello che penso è ovvio: l’azione lì di andare a filmare i citofoni, come si fa a dire che non è un’istigazione alla violenza e al razzismo? È questione di buonsenso, non di destra o di sinistra. La risposta che c’è stata, ovvero il fatto che siano andati sotto i loro uffici ‘qui lavorano i fascisti’ io non l’avrai fatto, però è vero: lì lavorano i fascisti. Perché quel comportamento lì è da fascisti”.
Prende dunque la parola la “zanzara” Cruciani. Il giornalista etichetta come “politicamente sprovveduta e sbagliata” l’azione dei due politici di FdI, ma placa le ire di molti benpensanti: “Non condivido assolutamente quello che hanno fatto. Evocare però il Fascismo, come Vauro e tanti altri, è offensivo nei confronti di chi ha vissuto il Fascismo sulla propria pelle. Perché il Fascismo è un’altra cosa…”.
Ma Vauro si vuole prendere l’ultima parola, rincarando la dose: “Non sarà da fascisti, ma è da stronzi! Cruciani, io stasera mi sento buono, anzi buonista: non chiamiamolo Fascismo, ma allora li vogliamo chiamare ‘pezzi di merda? ‘Questi due signori non sono fascisti, ma due pezzi di merda”.
Fonte: IlGiornale