Muore Rocky, il cane antidroga che fa piangere pure gli spacciatori
“Saremo pure spacciatori, criminali e delinquenti ma Rocky ci mancherà”. Con queste parole, un gruppo di spacciatori ha voluto rendere omaggio con una lettera di addio a Rocky, il pastore tedesco in servizio all’anti-droga la cui scomparsa prematura ha commosso decine di agenti.
E, a quanto pare, non solo loro.
Anche i delinquenti hanno un cuore. È l’altra faccia della medaglia, la vulnerabilità dell’animo umano che emerge nella penombra di tante malefatte compiute da soggetti dalla mano lesta e il “piè veloce”. Così, proprio quegli stessi uomini che si danno alla fuga alla vista delle luci blu di una volante, stavolta, hanno fatto uno strappo alla regola. Un’eccezione più unica che rara: solo per Rocky.
Si tratta del cane antidroga, un efficientissimo pastore tedesco di appena tre anni “in sevizio” al Consorzio di Polizia locale Nordest Vicentino e Alto Vicentino, deceduto qualche giorno fa per una torsione allo stomaco, sindrome piuttosto comune nelle razze canine di media e grande taglia. La sua dipartita ha rattristato tutto il personale della polizia e tantissime altri operatori delle Forze dell’Ordine che di lui ne avevano grande stima professionale. Ma che persino degli spacciatori, alla notizia del decesso, provassero sincera commozione nessuno lo avrebbe mai messo da conto. Eppure, è andata proprio così.
A Thiene, in provincia di Vicenza, nell’area e Nordera, vicino al garage del Comando di polizia locale Nordest Vincentino, alle ore 7 di mercoledì 19 novembre, uno degli agenti ha ritrovato un messaggio anonimo di cordoglio indirizzato a Rocky. “Saremo criminali, spacciatori, delinquenti ma anche noi abbiamo sentimenti – recita il testo della lettera – Un cane non può avere alcuna colpa e quello che è successo dispiace pure a noi. Magari avete pensato che avessimo stappato una bottiglia, ma non è così. Ciao Agenti, buona Caccia. Ciao Rocky”.
Ma se il contenuto dello scritto stupisce, la “firma” fa letteralmente strabuzzare gli occhi. Accanto al foglietto a righe, gli agenti hanno ritrovato un sacchettino contente un po’ di Hashish e Marijuana, una sorta di “marchio” a garanzia dell’autenticità di provenienza. Insomma, anche gli spacciatori piangono.
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