Trenta col trucchetto si tiene l’alloggio nel centro di Roma: lo fa assegnare al marito
Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa, usufruisce ancora dell’alloggio di servizio anche se non ne avrebbe diritto, visto che non fa più parte del governo. E che alloggio. Una casa di alta rappresentanza nel cuore di Roma. L’imbarazzante vicenda, finita in prima pagina sul Corriere, è l’ennesimo boomerang che si abbatte sul M5S. Il movimento che contestava i privilegi della casta ed è rimasto invischiato nelle stesse dinamiche che intendeva demolire.
Trenta e l’alloggio di alta rappresentanza
Fiorenza Sarzanini ricostruisce l’intera vicenda. Elisabetta Trenta da ministro della Difesa ottiene l’alloggio di servizio nel cuore della Capitale, zona San Giovanni. E ci rimane anche da non ministro. Come? Lo fa assegnare al marito, maggiore dell’Esercito, Claudio Passarelli. Non solo: c’è il sospetto che la concessione sia avvenuta aggirando i regolamenti.
“La coppia – scrive Sarzanini sul Corriere – ha infatti una casa di proprietà nella Capitale e dunque non sembra avere necessità di usufruire dell’alloggio. In ogni caso il livello 1 attribuito al momento di scegliere la casa per la ministra è molto superiore a quello previsto per l’incarico e grado del suo consorte”.
Elisabetta Trenta diventa ministro della Difesa nel giugno 2018. All’epoca, pur avendo una casa di proprietà al Pigneto, chiede una nuova residenza che le viene assegnata. Procedura che già risulta un po’ anomala: infatti i componenti del governo che hanno già una casa a Roma in genere vi rimangono. Solo che attorno alla loro abitazione vengono assunte misure di sicurezza particolari, adeguate al rango dei proprietari. Nel caso di Elisabetta Trenta no: lei si trasferisce in un nuovo alloggio, una casa “di alta rappresentanza” vicino alla piazza San Giovanni in Laterano.
Prima della crisi di governo, racconta ancora il Corriere, la Trenta decide “di rendere definitiva l’assegnazione”. Si è affezionata alla nuova casa, evidentemente. Così fa intestare l’appartamento, di proprietà del ministero della Difesa, al marito Claudio Passarelli, pur mancando quest’ultimo dei requisiti necessari. A fine agosto, quando cade il primo governo Conte, l’operazione è conclusa. Elisabetta Trenta darà spiegazioni ai cittadini e al M5S, ex partito dell’onestà?