Iva Zanicchi: «Mi dispiace per Berlusconi, ma la prossima volta voterò Giorgia Meloni»
Per Silvio Berlusconi «la mia stima e l’affetto ci saranno sempre. Anche se poi, quando sono stata eletta in Europa con Forza Italia, il partito mi ha lasciata totalmente sola. La politica è un ambiente ancora più carogna di quello dello spettacolo». Iva Zanicchi, in una lunga intervista a La Verità, ricorda quando nel 2011 fu invitata in un talk de La7 in cui il Cav, attaccato sul bunga bunga, telefonò in diretta invitandola a lasciare quel “postribolo televisivo”.
Iva Zanicchi: «Basta demonizzare Salvini»
Lei non ubbidì: «Non volevo imitare Daniela Santanchè che faceva sempre ‘ste sceneggiate. È vero, rimasi lì ma mi arrabbiai tantissimo, difesi con le unghie Berlusconi, sostenendo che se la sinistra pensava di abbatterlo così poteva stare fresca. Non mi pare di essermi sbagliata di tanto».
E anche adesso, «demonizzando Matteo Salvini (come hanno fatto per decenni con Berlusconi) cosa stanno ottenendo? Che fra poco nei sondaggi la Lega arriverà al 50%». Lei con ogni probabilità voterà Giorgia Meloni: «Se continua così, sì». Anche se ha partecipato alle primarie del Pd e votato per Andrea Orlando: «Credibile, serio, e si presenta bene. Ormai guardo più alle persone che agli schieramenti».
«Non mi vogliono più al Festival di Sanremo»
Iva Zanicchi poi parla di Sanremo: «Non mi vogliono più al Festival. Io non auguro il male neppure al mio peggior nemico e questo “signore” che se la tira da molto potente spero davvero sia sempre in salute e che possa campare fino a 100 anni o oltre…». E racconta un aneddoto: «Patty Pravo non è mai stata una rivale, perché è arrivata dopo. Quanto alla Vanoni, nei concerti volevano sempre eseguissi una canzone di Ornella, Un’ora sola ti vorrei, convinti fosse mia. Lei un giorno mi ferma arrabbiata: “Sai che tutti pensano che la mia canzone sia la tua?”. “Guarda che me la richiede il pubblico”. E lei: “Ah be’, del resto hanno l’impudenza di domandare Un fiume amaro a me”. E io: “Astieniti. Perché tu Un fiume amaro non la sai cantare“».